Un libro davvero speciale perché è significativo per vari aspetti. In primo luogo per l’autore Steven Campagna. Giovane promettente, laureato in ingegneria, che attualmente sta ultimando la sua formazione in quel di Bologna. Nonostante il corso di studi “matematico e serioso” nutre una spiccata fantasia e una passione per la storia che emergono a pieno in questo suo primo romanzo che lo proietta in un mondo per lui nuovo, ma affascinante, affrontato con entusiasmo e ottimismo.
Un libro speciale per gli abitanti di Piazza Armerina che in giovani come Steven Campagna possono vedere speranze e promesse per il futuro al di là di ogni solito nichilismo. Un libro speciale per i suoi contenuti in bilico tra il thriller e il giallo, tra l’archeologia e l’esoterismo in cui emergono chiaramente frammenti di vita dell’autore che pone la sua esperienza come una tela si pone ad ospitare un bel dipinto: il bianco della tela sarà coperto da sapienti colori, ma la base è e sarà sempre dietro l’opera. Un concetto a tratti ribadito, dopo la prefazione dell'assessore Giuseppe Di Prima, dal professore Trigona docente di filosofia, che durante la sua piacevole presentazione ha saputo cogliere non tanto l’aspetto narrativo, quanto alcune sfaccettature di lettura poetica contenute all’interno del romanzo stesso. La parola poi è passata all’autore stesso che con emozione e passione ha parlato della sua opera come una mamma descrive il suo figliolo. Nell’ultima fase, ai presenti è stato regalato un attimo di vera poesia, grazie alla presenza dell’attore emergente Elenio Mancuso anch'egli giovane conterraneo di grande talento che ha letto, o meglio recitato, tre brani tratti dall’opera stessa. “Il popolo degli specchi”, un romanzo da leggere, un viaggio attraverso i dubbi esistenziali dell’uomo, un excursus storico-geografico che muove i personaggi in ben quattro scenari geografici differenti, con partenza e arrivo in Italia e precisamente a Siena dove, il nostro autore ha voluto collocare l'essenza del mistero, di quel mistero di vita tutto da scoprire ma sempre irrisolto.
Andrea Lombardo
