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03/11/2011 - 06:46:51

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CENA THAILANDESE: QUANDO LE DIFFERENZE AIUTANO A RIFLETTERE.

La cultura di un popolo la riconosci a tavola....non toglietimi il mio pranzo della domenica.



Appena di ritorno da una cena a casa di amici. Una particolare cena thailandese, tutto esportato e cucinato da un amico proprio da Sa Kaeo in Thailandia. Solo qualche prodotto in esportabile lo abbiamo acquistato in un comunissimo  (occidentale)  centro commerciale.
Una nube di fumo causata dall’abbrustolirsi degli spiedini piccanti sulle piastre, ricopriva un lungo tavolo, amici, conoscenti gente presentatasi proprio in quest’occasione. Eppure, non  “intavolerò”,  tanto per restare in tema, discorsi di cucina, thailandese poi; ma voglio non tenere solo per me le cose che ho imparato stasera.
Si…perché sono proprio le serate come queste che ti fanno capire che tutto è relativo e necessariamente contestualizzato. Concetti come ospitalità, condivisione sono scannerizzati da ciascuna cultura a suo modo. Ho appreso che i tailandesi non portano mai a tavola utensili appuntiti, taglienti o potenzialmente pericolosi. Lo considerano un gesto poco educato e assolutamente da non fare. Ho appreso che in Thailandia esiste una legge che blocca ad un tetto massimo i prezzi sugli alimenti. Non possono e non devono esistere i  “morti di fame” sul cibo non si specula!

Quanto siamo diversi! Penso alle case e ristoranti occidentali, dove si butta via tanto, e si spreca anche di più. Penso ai nostri avi, i romani, gli inventori dei fatidici “vomitoi” per buttar via quello di cui si erano tanto oziosamente cibati, sdraiati sui loro triclini. Sono loro i padri di quello che è uno dei nostri riti più sacri. Il convivio. Sono le serate come queste a farti riflettere sulle piccole cose lontane dai nostri clichè occidentali ai quali, però, io per prima, scopro morbosamente  d’essere legata.  Mi chiedo tutt’ora come si possa concepire una vita felice senza il pranzo delle domenica. “Toglietemi tutto ma non quello”!

La famiglia riunita attorno al tavolo,  la pasta al forno della mamma e il dolce prima o dopo la frutta di stagione. Lo confesso sono delle cose di cui non potrei fare a meno. Mi danno l’idea di casa mia, di domenica,  di vita! Tutto questo in Thailandia non esiste. Continuo ad essere convinta di non poter mai paragonare tutto ciò, ma ho potuto, con mio stupore, inquadrare un modo differente di pensare… è vero, la differenze dei popoli passa anche e soprattutto dalle tavole. Della serie “dimmi come mangi e ti dirò chi sei”! Se posso permettermi di darvi un consiglio riguardo a come spendere i vostri soldi, fatelo in viaggi e in cibo! Nel primo viaggio all’estero che farete andate in un ristorante di cucina tipica o se potete fatevi invitare a casa dalla gente del posto. Imparerete molto di più stando seduti accanto a loro, di quanto non fareste solo limitandovi a fotografarli.

Basta del pollo, del lime e tanti aromi, a fare di una cena una prelibatezza, e non per la ricercatezza degli ingredienti ma per la immensa varietà del mondo in cui viviamo. Daniele,con la passione per la Thailandia,  raccontava e noi, commensali, ci siamo riscoperti affamati di conoscere qualche segreto in più di quella cultura affascinante.  Quattro chiacchiere, una o due birre, aneddoti da rispolverare e sane risate.  Al mio tavolo stasera non mancava niente, un po di sale forse…. che la nonna usa tanto, ma sconosciuto alla cucina thai!

Agata Di Seri



 

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