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02/02/2012 - 14:08:27

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INDIRIZZI SCOLASTICI: A 13 ANNI È POSSIBILE EFFETTUARE UNA SCELTA CONSAPEVOLE?

Se potessi tornare indietro sceglierei sicuramente una scuola che mi immetta nel mondo del lavoro



Quasi tutti i ragazzi si pentono della propria scelta per quanto riguarda la scuola superiore. Insomma, pensare di scegliere praticamente il proprio futuro a soli 13 anni è inconcepibile! Ecco perché se ora come ora facessi un sondaggio nella mia scuola chiedendo ai miei compagni e amici quanti di loro si sono pentiti della scelta fatta, sono certa che otterrei molte risposte positive.

Ormai sono quattro anni che frequento le superiori e al giorno d’oggi mi pento della mia scelta, resisto e vado avanti facendo quello che ormai è il mio lavoro al meglio (restare e non impegnarsi sarebbe da stupidi!), ma se potessi tornare indietro sceglierei sicuramente una scuola che mi immetta nel mondo del lavoro. In questo arco di tempo ho visto gente andare via e trasferirsi, molti per questioni di studio, altri perché si sono resi conto, forse un po’ tardi (ma non troppo!), di aver commesso un errore nel valutare il tipo di scuola che è e il futuro che offre. 

Non parlo solamente della mia scuola, s’intenda! Ogni ragazzo che si trova davanti a questa scelta entra nel panico, ponendosi mille interrogativi a cui spesso trova risposta solo quando ha davanti la prova scritta di matematica all’esame di maturità (e lì si che è troppo tardi!). Perché la maggior parte di noi ragazzi crede di aver sbagliato indirizzo scolastico?? Bah..sinceramente non ne ho idea! A quanto pare la tendenza giovanile è rivolta verso la scuola più … In?? Si forse potrei definirla così … specialmente negli ultimi tempi è uso comune scegliere una scuola solo perché gli amici l’hanno scelta prima di te … ed ecco i risultati! Ragazzi scontenti che si lamentano continuamente!

E non è solo il fatto che spesso si è influenzati dalle scelte altrui a compromettere quell’idea idilliaca che tutti si fanno delle superiori … i professori. Avete presente no? Fanno parte di una “razza” alquanto particolare che caccia tra noi alunni e miete le sue vittime tra i più deboli. Tanti sono stati i caduti sotto le vessazioni di queste nostre “guide”..e tanti ancora lo saranno. Ovviamente non tutti i prof sono così, si sa che non è giusto fare di tutta l’erba un fascio, ma molti sembrano non rendersi conto di quanto il loro atteggiamento possa essere incisivo sulla delicata psiche di un adolescente. Nel caso in cui dei professori stiano leggendo questo mio elaborato, vi chiedo una cosa, un piccolo favore che gioverà a tutti, anche ai genitori, sperando che venga considerata una critica costruttiva.

Considerate il vostro mestiere come una missione, non trascurate il vostro lavoro ma siate un esempio di dedizione, umanità e , fondamentalmente, di umiltà, perché non solo trasmettete delle nozioni ma forgiate il carattere di quella che in futuro sarà la nuova classe dirigente. Non dimenticate che ogni giorno vi relazionate con delle persone e non solo con dei .. cognomi! Il nostro futuro non sarà fatto solo di numeri o lettere o date; sarà fatto di persone .. e se non impariamo adesso come relazionarci nel modo giusto con i nostri superiori, quando dovremmo farlo??

In conclusione: ragazzi non demoralizzatevi, c’è sempre una soluzione anche alla situazione più incresciosa; non pentitevi subito delle scelte fatte .. quando avete preso certe decisioni, l’avete fatto per una ragione no?? Tenete duro e sarete ripagati come si deve.  Genitori? Tranquilli. I vostri figli non stanno impazzendo .. l’adolescenza è solo un momento un po’ così, fatto di alti e bassi e l’unica cosa che vi si chiede è sostegno nei momenti più duri e comprensione durante i nostri attimi di follia ingiustificata. Lo studio ci stressa e spesso dimentichiamo chi abbiamo davanti, non rendendoci conto che non stiamo parlando con i nostri coetanei ma con i nostri genitori.
Proff??? Relaaaaaaaax!!!

Ambra Libro

 



 

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