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28/01/2015 - 09:44:39

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IL SENATO APPROVA L'ITALICUM (MA PD E FI SI SPACCANO)

Via libera dal Senato della Repubblica alla nuova legge elettorale: sbarramento unico al 3%, premio di maggioranza oltre il 40%, capilista bloccati su 100 collegi. 184 i voti favorevoli, 66 i contrari


Il Senato approva l'Italicum (ma PD e FI si spaccano)

Il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge n. 1385, recante disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati: si tratta del tanto dibattuto Italicum, la legge elettorale che dovrebbe sostituire il Porcellum, sanando le “obiezioni” della Corte Costituzionale. Al termine di un dibattito acceso e prolungato, con la presentazione di 47mila emendamenti e il successivo “canguramento” di 35mila, i senatori hanno dunque dato il via libera alla legge, che ora dovrà tornare alla Camera dei deputati.

Rilevanti sono state le modifiche apportate dall’Aula del Senato, con il provvedimento “blindato” dall’emendamento del senatore del PD Stefano Esposito. In sintesi:

L’Italicum si applica solo per la Camera dei deputati; ci sono 20 circoscrizioni divise complessivamente in 100 collegi plurinominali, con i seggi che sono attribuiti su base nazionale con il metodo dei quozienti interi e dei resti più alti; i capilista sono bloccati (non possono essere oggetto di preferenza e sono eletti “prima” degli altri candidati) e non possono essere per oltre il 60% dello stesso sesso, gli altri candidati in lista possono essere scelti con le preferenze (con la doppia preferenza alternata di genere);

ogni capolista può candidarsi in dieci collegi diversi, mentre per i candidati oggetto di preferenze non è prevista la possibilità di candidatura multipla; la soglia di sbarramento è unificata al 3%, mentre il premio di maggioranza scatta per la lista che ottiene su base nazionale almeno il 40% dei voti; nel caso in cui nessuna lista raggiunga il 40% si andrà al turno supplementare di ballottaggio che non prevede possibilità di apparentamenti o collegamenti; c’è una clausola di salvaguardia, ovvero, non si potrà utilizzare tale legge prima del 1 luglio

Via libera anche al “lodo – Erasmus”, ovvero all’emendamento che prevede che “i cittadini che per motivi di lavoro, studio o cure mediche” si trovano per un periodo di almeno tre mesi all’estero possano votare per corrispondenza ed inseriti nella circoscrizione estero. Al momento del voto, la minoranza del Partito Democratico e quella di Forza Italia hanno confermato il loro no al provvedimento: no anche da Sel, Lega Nord e Gal. Da segnalare infine le polemiche e le contestazioni alla Presidenza (della senatrice Fedeli, PD) per aver ammesso una proposta di coordinamento formulata dalla senatrice Finocchiaro, senza che la norma ritornasse in Commissione.

 

 




 

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