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30/01/2015 - 10:27:29

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PIAZZA ARMERINA - MIRODDI SMANTELLA LO STATO SOCIALE E METTE IN CRISI VENTIQUATTRO FAMIGLIE

I lavoratori passeranno da un guadagno mensile di 500euro ad appena 100 euro. I voucher un pezzo di carta che certificano solo un fallimento.


Piazza Armerina - Miroddi smantella lo stato sociale e mette in crisi ventiquattro famiglie

Il Sindaco Miroddi e l’assessore Alessia Di Giorgio si apprestano a varare la riforma del servizio sociale che riguarda l’assistenza agli anziani gestita dalla cooperativa “Azione Sociale”. In base a quanto dichiarato si passerà da una gestione diretta da parte della cooperativa ad un sistema erogato mediante Voucher ovvero attraverso un contributo economico non in denaro ma sotto forma di TITOLO di ACQUISTO consegnato agli anziani e destinato a comperare le prestazioni di carattere socio-assistenziale erogate da operatori.

“L’uso dei voucher - secondo il sindaco Filippo Miroddi - darà la possibilità all’utente di scegliere autonomamente a chi rivolgersi e quale azienda che opera nel sociale scegliere fra quelle disponibili. La concorrenza, quindi, stimolerà il miglioramento del servizio”. “E’ stato pubblicato un bando – prosegue Miroddi - per l’accreditamento di tutti i soggetti idonei in grado di erogare servizi domiciliari. Sarà poi l’anziano, una volta definita la lista dei soggetti abilitati, a scegliere il proprio operatore di fiducia presso cui spendere il buono sociale.”


LE REAZIONI POLITICHE
Miroddi mette le mani avanti e chiede al Partito Democratico un atteggiamento più morbido. Il consigliere Lillo Cimino è il primo  a rispondere. “Questa amministrazione dopo aver messo le mani in tasca ai cittadini ora ha deciso di mettere sulla strada ventiquattro famiglie. Mi chiedo cosa resterà fra tre anni di questa città. “Miroddi si rivolge al Partito democratico - continua Cimino -ma in realtà dovrebbe parlare ai cittadini per spiegare loro perché un comune che ha la disponibilità economica necessaria per mantenere un servizio decida non solo di modificarlo in peggio ma anche  di mandare a casa ventiquattro lavoratori.”

COME FUNZIONA IL SERVIZO
Attualmente il servizio viene erogato ad una utenza di 170 anziani con l’intervento di 24 operatori di cui diciotto per aiuto domestico, quattro per il disbrigo pratiche, una amministrativa ed una Assistente Sociale  Le prestazioni che vengono erogate sono: aiuto domestico,disbrigo pratiche, igiene e cura della persona.
Ciascun operatore espleta nel corso del mese 80 ore lavorative, suddivise in cinque giorni settimanali dalle ore 8,30 alle ore 12,30 seguendo una programmazione giornaliera e guadagna, a seguito della prestazione prestata, circa 500euro  mensili.


COSA PRODURRA’ IN REALTA’ LA RIFORMA? DISOCCUPAZIONE
A conti fatti gli operatori anche per l’intervento di altri gestori in un mercato di libera concorrenza vedranno ridursi drasticamente il loro guadano che a conti fatti passerà da 500euro a non più di 100 euro mensili ed è probabile che molti di loro resteranno inoccupati. Significa in pratica togliere alle famiglie un importante sostegno economico in un momento, come questo, in cui la soglia della povertà facilmente viene superata.
Va considerato anche il disagio imposto agli anziani che dovranno subire evidenti restrizioni nella possibilità di usufruire in maniera adeguata del servizio.

LE FALSE PROMESSE DI MIRODDI
Basta andare a riascoltare l’intervista di Filippo Miroddi durante la campagna elettorale per la sua elezione per rendersi conto quanto le promesse fatte alla città e all’elettorato siano state disattese. Alla domanda “qual è secondo lei il problema più urgente da risolvere a Piazza Armerina” il Primo Cittadino senza alcun indugio rispondeva: “la disoccupazione”.
Oggi Miroddi sindaco smentisce il Miroddi candidato con un gesto che condanna 24 famiglie a vivere una delle situazioni più frustranti che un individuo possa subire: la mancanza di un lavoro.
Avremmo potuto comprendere questo gesto se la situazione delle casse comunali fosse stata tale da non permettere la gestione del servizio ma, a quanto ci risulta, l’amministrazione avrebbe potuto far fronte con tranquillità al costo del servizio attraverso la cooperativa. Perché dunque questa scelta? Ci sono altre motivazioni che non conosciamo?

LO SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE.
Per anni i sindaci che si sono susseguiti si sono sempre battuti per difendere i  lavoratori della cooperativa che ormai hanno acquisito capacità professionali eccellenti e, soprattutto, una approfondita conoscenze sul disagio che vivono gli anziani a Piazza Armerina. Miroddi e l’assessore Di Giorgio stanno compiendo un atto che riduce il diritto dei cittadini a ricevere la migliore assistenza possibile in nome di una fredda analisi di numeri e dati che compongono le voci del bilancio comunale.
Tutto questo si aggiunge alla grande incapacità di gestione dei reali problemi della città da parte di una amministrazione ripiegata su se stessa tutta presa nel tentativo di autocelebrarsi , spesso diffondendo notizie poco attendibili sul proprio operato che, per fortuna, i cittadini stanno iniziando a leggere con un grande spirito critico e i voucher per l’assistenza sociale non sono altro che la certificazione di un fallimento scritto su un pezzo di carta.

 



 

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