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13/02/2015 - 12:15:23

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COSA SUCCEDE IN “CASA MIRODDI”? LITE TRA L'ASSESSORE DI GIORGIO E IL VICE SINDACO MATTIA?

Tutt’altro che sereno l’ambiente intorno al sindaco. Mattia avrebbe chiesto la testa della Di Giorgio e altrettanto avrebbe fatto l’assessore alle Politiche Sociali nei confronti del vice sindaco


Cosa succede in “casa Miroddi”? Lite tra l'assessore Di Giorgio e il vice sindaco Mattia?

Da alcuni giorni un susseguirsi di voci e indiscrezioni sullo stato di salute dell’amministrazione Miroddi sta circolando negli ambienti politici piazzesi. A quanto pare, al di là dell’immagine di facciata, i rapporti all’interno del gruppo che amministra Piazza Armerina sembrerebbero essere molto tesi .


COSA STA SUCCEDENDO
Le indiscrezioni parlano della nascita di due schieramenti : da una parte il sindaco e l’assessore Di Giorgio, dall’altra il vice sindaco Mattia con l’assessore Giordani. Quali siano i motivi di questa divisione non lo sappiamo ma nell’ambiente politico gira voce di una furibonda lite tra l’assessore Di Giorgio e Giuseppe Mattia causata dal comportamento di quest’ultimo durante la crisi che lo scorso anno portò fuori dalla maggioranza l’UDC. A quanto pare il vice sindaco avrebbe tentato di barattare l’assessorato della Di Giorgio promettendolo all’Unione di Centro se avesse cambiato idea sulla sua scelta di abbandonare la maggioranza. La notizia sarebbe arrivata solo qualche giorno fa alle orecchie della Di Giorgio che non avrebbe esitato a chiedere a muso duro un chiarimento a Mattia. Le indiscrezioni parlano anche di una richiesta della Di Giorgio a Miroddi di procedere ad un rimpasto della Giunta con l’esclusione dall’esecutivo di Giuseppe Mattia e concordare  l’ingresso in maggioranza  del Partito Democratico a cui potrebbe essere offerta la vice sindacatura. Comportamento speculare del vice sindaco che avrebbe chiesto l’esclusione della Di Giorgio.
Apparentemente fuori dai giochi l’assessore Pippo Oliveri, considerato per il suo atteggiamento critico  anche il “grillo parlante” di Miroddi. In realtà Oliveri è in una situazione privilegiata perché è molto difficile, per una serie di motivi, che vengano chieste le sue dimissioni. L’assessore all’istruzione potrebbe trasformarsi in un feroce oppositore e in questo momento è meglio evitare che un’altra voce, a conoscenza di numerosi retroscena politici, si aggiunga al coro.

UN FUTURO A RISCHIO?
L’amministrazione Miroddi potrebbe cambiare volto se, in base alle indiscrezioni,  il sindaco dovesse dare ascolto alla Di Giorgio ma potrebbe anche accadere che la mancanza di un accordo tra gli amministratori e la mancanza di risultati tangibili potrebbe portare Miroddi a fare un scelta drastica e presentare le proprie dimissioni, un fatto non nuovo nella carriera politica del nostro sindaco che ha un precedente relativo alla sua sindacatura aidonese. .
A rischio anche la maggioranza in Consiglio comunale che nonostante si sia ingrossata con “il rimbalzo” di Piccicuto potrebbe avere qualche problema a causa del malcontento di alcuni consiglieri non proprio soddisfatti dell’operato del vice sindaco Giuseppe Mattia.
All’orizzonte c’è anche un’altra tegola che potrebbe cadere sulla testa di Miroddi. Se dovesse essere considerato nullo il contratto con la società di recupero crediti per una serie di illegittimità illustrate nell’ultimo consiglio comunale dal consigliere Cimino, si aprirebbe una voragine nei conti pubblici del comune che porterebbe l’ente in default e gli attuali amministratori, per legge,  non potrebbero più ricandidarsi. Un grande problema per chi sta alacremente lavorando da tempo per sostituire Miroddi fra tre anni.

I GIOCHI DI POTERE PREVALGONO
E’ evidente che l’amministrazione Miroddi è più presa dai giochetti politici che dai problemi della collettività. Basti pensare che un direttore di banca ha sostituito un ingegnere nella gestione dell’urbanistica per rendersi conto che molte scelte sono fatte per convenienza e senza valutare  competenze e esigenze della città. Questo modo di agire  rappresenta una costante nella gestione Miroddi-Mattia e seppure la città sembra apparentemente non risentirne in realtà produce una serie di nodi che prima o poi arriveranno al pettine.
Ovviamente ci aspettiamo una serie di smentite alle nostre notizie “ false e tendenziose”, così come le definisce Miroddi. Smentite che, a loro volta, vengono smentite dai fatti come con regolarità accade da due anni.



 

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