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19/02/2015 - 09:26:18

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COMMISSIONE REGIONALE AFFARI ISTITUZIONALI: AUDIZIONE PER I COMUNI IN CU SI È SVOLTO IL REFERENDUM

Sono state anche consegnate una lettera sottoscritta dai Sindaci di Gela, Caltagirone, Niscemi e Piazza Armerina, dove si rimarca la posizione di queste città


Commissione regionale Affari Istituzionali: audizione per i comuni in cu si è svolto il referendum


Ieri alle ore 11:30 in I Commissione” Affari Istituzionali” dell’ARS, si è svolta l’audizione per i rappresentanti dei comuni che hanno celebrato il referendum confermativo, nel Rispetto della L.R. 8/14, ovvero i comuni di Piazza Armerina, Gela, Niscemi, e Licodia Eubea, congiuntamente ai componenti del Comitato Pro Referendum di Piazza Armerina e del Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese (CSAG).

Ha aperto i lavori il Presidente della I Commisione ARS, On. Antonello Cracolici, chiarendo che il Governo Regionale, per mezzo dell’Assessore alle Autonomie Locali, ha depositato un DDL che prevede 6 Liberi Consorzi e tre Città metropolitane, e che a breve la Commissione esaminerà.

Il Dott. Giovanni Verga, Sindaco di Licodia Eubea, percependo che il suo comune non si pone alcun problema, cede subito la parola a Francesco La Rosa, sindaco di Niscemi, il quale ha detto: “Io sono confuso, e con questa confusione che si sta facendo qui all’ARS, cosa dovrò riferire ai miei concittadini? Abbiamo rispettato tutti i termini della Legge 8/14, celebrando anche un costoso referendum, dando la possibilità di scegliere l’ente intermedio più gradito ai niscemesi, ma il Parlamento Regionale che sta facendo? Ci sta ripensando?”

Patrizio Roccaforte, componente del Comitato Pro Referendum di Piazza Armerina, che ha rimarcato che la volontà popolare non può essere tradita dalle Istituzioni, perché non può mettersi a repentaglio la credibilità delle stesse Istituzioni e la democrazia, in cui tutti confidano. Ha, infine, evocato il senso di responsabilità ed il rispetto delle scelte consumate dal popolo.

Francesco Alberghina, consigliere comunale di Piazza Armerina, ha detto che nuove eventuali orientamenti del legislatore non possono annullare le scelte fatte dalle popolazioni, sostenendo le sue dichiarazioni nella duplice veste di Consigliere nonché di avvocato.

Filippo Miroddi, Sindaco di Piazza Armerina ha parlato di “morte della democrazia”, sostenendo che il legislatore, dopo aver fatto impegnare i comuni, in un percorso reso appositamente difficilissimo ed oneroso, non può tornare indietro.

Filippo Franzone, Coordinatore del CSAG, ha invece stigmatizzato il fatto che la commissione ed il Parlamento ignorano le opinioni delle amministrazioni comunali e dei Sindaci siciliani. Ha ribaditoi che i territori non demorderanno ed andranno avanti nelle scelte già fatte, perseguendo ogni strada, compresa quella legale.

Salvatore Alfarini, consigliere comunale di Piazza Armerina, ha richiamato l’art. 133 della Costituzione, dove è scritto che l’iniziativa per la creazione di un nuovo ente intermedio o la modifica territoriale, spetta ai comuni sentita la Regione, mentre in Sicilia l’iniziativa, il controllo e le regole, sono state stabilite per Legge dalla Regione, che nonostante tutto, non vuole concedere libertà di scelta ai comuni.

L’On. Francesco Cappello ha dichiarato che è stato il M5S a volere il referendum confermativo, che seppure inizialmente sembrava un ostacolo, ora agevola questi comuni nel percorso intrapreso. L’on. Ha concluso dicendo che in ogni caso il M5S è sempre schierato dalla parte del popolo e delle scelte che esso ha effettuato.

L’On. Antonio Malafarina ha manifestato la sua contrarietà alle forti restrizioni volute dal Parlamento per la riforma sui Liberi Consorzi, auspicando che si possa arrivare alla conclusione dando libertà ai comuni di poter scegliere l’ente intermedio che più li aggrada.

Giuseppe Andrea Alessi, Componente del CSAG, a rimarcato che, già nel 1995 il legislatore stabilì i confini delle Città Metropolitane Siciliane, perimetrandole dopo attenti studi. Oggi non si può, in virtù del recepimento di una norma nazionale che cozza con lo Statuto, fare marcia indietro.

Presenti all’incontro anche gli Onorevoli Siragusa e Vullo.
 
Alla Commissione sono state anche consegnate una lettera sottoscritta dai Sindaci di Gela, Caltagirone, Niscemi e Piazza Armerina, dove si rimarca la posizione di queste città, ed una lettera fatta pervenire da parte del Portavoce del Comitato per il Libero Consorzio Ionico-Etneo.

Quello che è venuto fuori dall’incontro, e non è la prima volta, è la grande coesione, dei territori, degli amministratori e dei cittadini di questa grande e popolosa area, nel voler condividere insieme il futuro, all’interno dello stesso ente intermedio, percorso a cui finora il Parlamento Regionale è sempre tentato ad inserire nuovi ostacoli.


Il comitato Pro refendum

 



 

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