Per la prima volta l’Asp ha un manager donna. Si tratta di Giovanna Fidelio, medico chirurgo, laureata con il massimo dei voti, specializzata in ostetricia e ginecologia, originaria di Ragusa ma residente a Catania da sempre e, dal 2 febbraio trasferitasi ad Enna perché desidera condividere appieno la realtà dell’Azienda che dirigerà nei prossimi tre anni.
Il nuovo direttore generale che ha accolto i giornalisti in conferenza stampa mostra subito di avere le idee chiare affermando che la professionalità e la capacità di comunicazione nel personale medico, infermieristico ed impiegatizio è fondamentale. “Sto completando - esordisce - il giro dei presidi ospedalieri e dei distretti territoriali e devo ancora rendermi conto della situazione”. Particolare attenzione riserverà al Centro di Riabilitazione per disabili gravi di Pergusa che è in fase di ultimazione nonché al Centro Alzheimer di Piazza Armerina.
“Sono molto attenta - ha proseguito - all’integrazione sociosanitaria, avendo già partecipato alla stesura dei piani di zona nell’ambito del distretto di Gravina di Catania. Ho notato in questa realtà un’attenzione privilegiata verso gli ospedali e una scarsa attività territoriale. Probabilmente con un’attività territoriale forte così come con un’attività ospedaliera forte molti dei problemi della Sanità ennese sarebbero risolti perché oggi gli ospedali si ritrovano a erogare prestazioni non appropriate per carenza del territorio, quindi le file al pronto soccorso, spesso per codici bianchi e i ricoveri per riacutizzazioni di patologie croniche che potrebbero essere seguite dal territorio”.
Fidelio è convinta che una buona attività territoriale determinerebbe una riduzione dei ricoveri con un beneficio per l’utente che preferisce stare a casa determinando la diminuzione degli accessi impropri agli ospedali e questo a vantaggio dell’assistito ma anche per ottimizzare le risorse ospedaliere. “Sono venuta - aggiunge - a cercare di garantire l’assistenza sanitaria in maniera uniforme nell’ambito di tutta l’Azienda provinciale e questo è il mio obiettivo. In primo luogo, quindi, la tutela della salute del cittadino e poi anche il rispetto degli operatori sanitari che siano in grado di poter lavorare e rendere le loro prestazioni”.
Poi fa un passaggio che fa onore all’ospedale di Enna: “Ieri ho incontrato un paziente di Mirabella Imbaccari, provincia di Catania, che è venuto a farsi operare a d Enna perché aveva fiducia in un determinato medico”. Ed ancora il direttore generale parla di assistenza sanitaria nella sua totalità che sia garantita in maniera uniforme in tutta l’azienda e con umiltà dichiara: “Devo capire, devo studiare, devo sapere”. Poi riferendosi agli ospedali visitati dice: “Sono degli ospedali che hanno tanto da lavorare, vi sono delle criticità organizzative e strumentali, vi sono delle attrezzature che devono essere aggiornate”. In merito all’attività territoriale riferisce tanta lentezza e un’attività poco vivace:
“Bisogna cambiare la cultura degli operatori nei confronti dell’assistito e garantire la salute a tutti i cittadini”. Conclude parlando di riduzione e ottimizzazione delle risorse e in merito alle nomine dei suoi collaboratori afferma: “Ci sarà da formare la squadra e per questo ci vorrà tempo”. E con orgoglio dichiara di non aver mai fatto politica.
Mario Antonio Pagaria
|