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26/02/2015 - 09:41:35

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VITALIZI AI CONDANNATI, STOP DI GRASSO: “NON SERVE UNA LEGGE PER ABOLIRLI”

“Le Camere hanno tutto il diritto di abolire i vitalizi degli ex parlamentari condannati, non serve una legge. Anche Laura Boldrini si schiera con Grasso ”


Vitalizi ai condannati, stop di Grasso: “Non serve una legge per abolirli”

I presidenti di Senato e Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini, sono pronti a fermare i vitalizi per i parlamentari corrotti. Grasso ha rivendicato il potere delle Camere di abolire i vitalizi degli ex parlamentari condannati: in un documento illustrato agli uffici di presidenza di Camera e Senato, la seconda carica dello Stato ha replicato alla tesi espressa dal costituzionalista Mirabelli secondo cui servirebbe una legge. Per Grasso sarebbe infatti paradossale ipotizzare, come fa Mirabelli, “che successive modifiche debbano trovare origine in una fonte normativa diversa dalla fonte che ha costituito l’istituto”.

La materia, secondo l’ex magistrato, “è ricompresa nell'autonomia normativa delle Camere”. Secondo il presidente del Senato l'abolizione dei vitalizi non è “una sanzione penale accessoria” quindi non c'è alcun “divieto di retroattività” di cui tener conto.  L'abolizione dei vitalizi per i parlamentari condannati deriva dalla legge Severino: “Quando una condizione di eleggibilità viene meno cade il presupposto sia per l'esercizio di una carica sia per la percezione di emolumenti che sono collegati ad una carica che non si può più ricoprire. E questo deve riguardare anche i vitalizi e le pensioni”, è quanto sostiene Grasso.

Per Boldrini è inaccettabile erogare vitalizi ai corrotti - Anche la terza carica dello Stato, Laura Boldrini, si è schierata con Grasso. La presidente della Camera ha detto che la sua posizione sui vitalizi agli ex parlamentari è chiara e nota da tempo: “Ritengo personalmente inaccettabile – ha dichiarato Boldrini - che si continui ad erogarli a chi si è macchiato di reati gravi come mafia e corruzione”. “La decisione spetta ora all'ufficio di presidenza della Camera e al Consiglio di presidenza del Senato, che sono certa arriveranno quanto prima a deliberare su una materia così delicata, sulla quale c'è anche molta attesa da parte dell'opinione pubblica”, ha aggiunto ancora la Boldrini.


 




 

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