Più volte ci siamo occupati della miniera di Pasquasia e sui tanti interrogativi che non riescono a trovare risposta riguardo ai materiali tossici che vi si troverebbero sepolti secondo alcuni. Un mistero sempre più fitto anche perché nessuno è mai riuscito ad entrare all’interno della miniera nonostante a chiederlo siano stati illustri parlamentari come l’Onorevole Ugo Grimaldi che , avvalendosi della sua carica, ha ottenuto solo la possibilità di un breve giro in superficie.
Quello che è più inquietante sono le continue voci di una correlazione diretta tra il contenuto della miniera e l’aumento di casi di cancro in tutta la zona. Un correlazione mai provata ma che i sostenitori di questa tesi collegano al deposito di scorie radioattive all’interno della miniera le cui gallerie si estendono per circa 300 km nel sottosuolo.
Dopo anni di silenzio , la visita di Grimaldi è datata 2001, il consiglio provinciale di Enna e quello di Caltanissetta hanno approvato un punto all’ordine del giorno che prevede l’istituzione di una commissione d’inchiesta mista che dovrebbe impegnarsi per tentare di svelare il mistero che circonda Pasquasia.
Di fatti inquietanti in verità ve ne sono molti: dalle dichiarazioni di un pentito di mafia che dice di aver assistito al deposito di materiale radioattivo all’interno della miniera, alle rilevazioni effettuate dall’ASL che parlano di una inspiegabile presenza di cesio, elemento altamente radioattivo, in dosi superiori alla norma. Tutto questo ha spinto il consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto chiedere che il nuovo consiglio provinciale si occupasse della vicenda . Nel servizio l’intervista con il consigliere e con l’assessore provinciale all’ambiente Cristofero Alessi
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