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29/07/2015 - 08:46:00

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PIAZZA ARMERINA - L'ASSOCIAZIONE ANTIRACKET RICORDA GIORGIO BORIS GIULIANO

Un pomeriggio, per omaggiarne la memoria. Nell’ex chiesa di S. Anna, un incontro sulla figura dell’eroico poliziotto


Piazza Armerina - L'associazione antiracket ricorda Giorgio Boris Giuliano

Il 21 luglio è una data da ricordare. A Palermo, nel 1979, cadeva, colpito alle spalle da Leoluca Bagarella, il Vice Questore aggiunto e Capo della Squadra Mobile di Palermo, Giorgio Boris Giuliano. Nato a Piazza Armerina 49 anni prima. Ricordare. Dovrebbe essere spontaneo, naturale, come dissetarsi in un giorno di canicola.

Nella città natale di Giuliano, la neonata Associazione Antiracket a lui intitolata, e presieduta da Antonino Romano, gli ha dedicato un pomeriggio, per omaggiarne la memoria, con il patrocinio della  Polizia di Stato, dell’Unione Europea, del Comune di Piazza Armerina, della F.A.I. (Federazione Antiracket Italiana) e dell’ARS. Prima tappa, la cappella di famiglia, dove riposano le sue spoglie e dove è stata deposta una sobria composizione floreale, con la benedizione del Vescovo, Mons. Rosario Gisana. Poi, presso la sede dell’Associazione, la scopertura di un mosaico eseguito da Rosario Tornetta e raffigurante il volto di Giuliano.

Infine, nell’ex chiesa di S. Anna, un incontro sulla figura dell’eroico poliziotto. Dopo i saluti del Sindaco, Filippo Miroddi, e di Antonino Romano, visibilmente emozionato, il quale ha presentato le prossime iniziative, è intervenuto Renzo Caponetti, Presidente dell’Associazione antiracket di Gela e componente del direttivo F.A.I., il quale ha sottolineato l’importanza della denuncia e della perseveranza nella lotta alla cultura mafiosa, che si insinua nelle maglie della società civile.

Argomento ripreso dal Questore di Enna, Dott. Ferdinando Guarino, che ha ripercorso la vicenda umana e professionale di Giuliano, esaltando nondimeno l’impegno e il sacrificio delle Forze dell’ordine. Il Vescovo, Mons. Gisana, ha ricordato lo spessore umano del Capo della Mobile ucciso, puntando il dito contro uno dei peggiori peccati capitali, l’invidia . Sentimento che porta a isolare chi vuol realizzare qualcosa di buono per la società, nelle grandi come nelle piccole battaglie. Infine, la Dott.ssa Tania Giallongo, Prefetto Vicario di Enna, ha esortato con veemenza i presenti a coinvolgere la città che, purtroppo, a parte pochi rappresentanti, ha brillato per la propria assenza. Situazione lamentata anche dal Sindaco, dal Presidente Romano e dal Questore, che ha sottolineato come un popolo senza memoria sia un popolo senza futuro.

Un segnale sconfortante, reso ancora più evidente dalla massiccia partecipazione di rappresentanti delle Forze dell’ordine.
Ricordare. Appunto. Ogni cittadino, al di là delle sollecitazioni e degli inviti formali, dovrebbe sentirsi chiamato ad onorare donne e uomini caduti al servizio dello Stato. I cittadini piazzesi dovrebbero ricordare, senza delegare alcuno e senza avanzare scuse e polemiche sterili, il proprio EROE: Giorgio Boris Giuliano, nato il 22 ottobre 1930 a Piazza Armerina, nel Quartiere Monte, cuore della città sede di un Patrimonio Unesco; colto (amico di Guttuso e Sciascia, che ne fece il protagonista del suo “Contesto”), brillante, acuto, altruista e generoso, duro con i forti e umile con i deboli; morto al servizio di ciascuno di noi, oltre ideologie, bandiere e fazioni.
Un PATRIMONIO umano, di cui la città deve ancora prendere coscienza



 

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