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10/08/2015 - 08:13:00

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ENNA - L'EX SINDACO PAOLO GAROFALO ADERISCE A ''RIFARE L'ITALIA''

La corrente del PD è guidata da Orfini e Orlando a Roma e da Raciti in Sicilia.


Enna - L'ex sindaco Paolo Garofalo aderisce a ''Rifare l'Italia''

Paolo Garofalo, ex sindaco di Enna, prende ufficialmente le distanze dal “potere assoluto” di Vladimiro Crisafulli, segretario provinciale del Pd, e lo fa alla grande, ovvero facendosi legittimare da Matteo Orfini, presidente nazionale del partito, da Andrea Orlando, ministro della Giustizia e da Fausto Raciti segretario regionale dei Dem. E la legittimazione, com’è nel carattere sobrio di Paolo Garofalo è razionale e soprattutto politica poiché avviene nell’importante contesto del battesimo di una nuova corrente politica nazionale del Pd, “Rifare l’Italia”, guidata, appunto da Orfini e Orlando a Roma e da Raciti in Sicilia.

“Rifare l’Italia” si propone di rinnovare la politica  a tutti i livelli partendo dai dati di fatto della povertà degli italiani, dello scollamento tra gli elettori e la base, del fallimento della politica nazionale  e regionale, dalla crisi del territorio ennese e ne propone le soluzioni basandole su un ritrovato dialogo e partecipazione con la gente. Ma il battesimo della nuova corrente avviene in maniera “soft” senza scontri, senza drammi, come sottolinea lo stesso Garofalo, specificando che la creazione di “Rifare l’Italia” non è l’inizio di una guerra contro Crisafulli ma soltanto la proposta di una nuova identità che si vuole confrontare con tutti all’interno e all’esterno del Pd.  E  la nuova corrente ha nomi eccellenti anche in provincia di Enna: dallo scortato sindaco antimafia di Troina Fabio Venezia, a quello di Villarosa Franco Costanza, all’ex di Calascibetta Carmelo Cucci, dalla dimissionaria segretaria comunale,  già candidata alle scorse Europee Tiziana Arena, ora consigliera comunale, alla sua collega consigliera, già assessore alle politiche sociali Angela Marco, dal consigliere comunale Stefano Rizzo all’ex assessore al Bilancio Vittorio Di Gangi e a quello ai Lavori pubblici Francesco Nasonte, all’ex consigliere comunale ed amministratore, Luigi Dello Spedale, dal segretario comunale di Regalbuto Salvo Roccella a quello di Assoro e molti altri maggiorenti del Partito di Matteo Renzi.

E’ quindi una larga fetta di partito che si prepara al congresso provinciale del prossimo autunno, presumibilmente presentando un suo candidato che contenderà la segreteria provinciale a Crisafulli. Ma cosà farà il “barone rosso”? Di ufficiale non v’è nulla, solo pettegolezzi. Al comizio di ringraziamento ha dichiarato che non intende affatto dimettersi e vuole continuare a fare politica. Chissà se adesso, alla luce della sconfitta contro l’avversario Dipietro e alle certezze sempre maggiori sulla istituzione della facoltà di Medicina in Città, avrà deciso di passare il testimone? Lo capiremo in autunno. Ma torniamo a “Rifare l’Italia”. I toni di Garofalo sono pacati e non accennano minimamente, come qualche, “malalingua” ha detto alla vendetta per non essere stato ricandidato.

Egli parla di una nuova era per il partito ennese sottolineando di essere ben lontano dal concetto di sfida e di guerriglia interna. Parte dai dati di fatto della situazione economica in Sicilia e asserisce che bisogna far ripartire la politica riaprendo un dialogo all’interno del Pd. “E’ importante – dice l’ex sindaco di Enna – una riorganizzazione interna del Partito”. “Occorrono – prosegue – meno slogan e meno irrigidimento sulle posizioni con una maggiore disponibilità al dialogo, non dobbiamo, come democratici ennesi, peccare di autoreferenzialità” Ed annuncia per settembre una grande manifestazione di allargamento e di confronto anche con chi la pensa diversamente. E conclude: “Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono quelli di essere presenti in ogni istituzione della provincia”. Fabio Venezia sottolinea come “Rifare l’Italia” voglia dare un messaggio di speranza alla provincia e riportare in essa l’interesse per il dibattito politico “sulla base dei dati allarmanti del populismo galoppante al quale si può opporre soltanto la cultura di governo” Fausto Raciti  parla di serenità, dando  così l’endorsement a Garofalo, e di consolidamento attraverso “Rifare l’Italia” per portare un contributo al Partito. E quando gli facciamo fatto notare che c’è uno scollamento tra il partito che sostiene Crocetta e gli elettori che vogliono il contrario egli risponde che la situazione è cambiata, poiché alla Regione, si sta, sì, sostenendo Crocetta, ma si stanno anche facendo importanti leggi come quella sulle Province e sull’acqua pubblica.

Mario Antonio Pagaria



 

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