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16/10/2015 - 14:14:54

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PIAZZA ARMERINA – IL ''GIALLO'' VODAFONE: QUESTA MATTINA IN COMMISSIONE ASCOLTATO IL DOTT. BUSCEMI

Il dirigente:“Non esistono atti amministrativi che giustificano il rapporto con la compagnia telefonica”. Verrà chiesta la revoca della delibera di transazione del 19 settembre


Piazza Armerina – Il ''giallo'' Vodafone: questa mattina in commissione ascoltato il Dott. Buscemi

Rischia di trasformarsi in un vero e proprio giallo il caso del contratto “fantasma” della Vodafone che vanta un credito di circa 140mila euro nei confronti del comune di Piazza Armerina, ridottosi a 30mila dopo alcuni incontri tra gli amministratori e i legali della compagnia telefonica.
La Giunta comunale nei giorni scorsi aveva pubblicato la delibera con la quale si disponeva il pagamento della somma pattuita nella transazione ma, lo stesso documento, prendeva atto che non via era alcuna azione  amministrativa in grado di giustificare il rapporto tra comune e il gestore del servizio di telefonia.

L'AUDIZIONE DEL DOTT. BUSCEMI
Questa mattina la seconda commissione consiliare, presenti Teresa Neglia, Teodoro Ribilotta e il Presidente Andrea Velardita, ha convocato il dirigente del settore Affari Generali, Dott. Buscemi che ha ribadito la totale mancanza di una documentazione a riguardo, contratto compreso, e l’assenza di atti deliberativi da parte dell’amministrazione attuale e di quella precedente.

L'INIZIO DEL "RAPPORTO" TRA IL COMUNE E VODAFONE

La vicenda Vodafone inizia già nella primavera del 2013 quando una ditta non ben precisata, ma evidentemente rivenditrice dei servizi Vodafone, aveva contattato l’amministrazione precedente a quella attuale per proporre la sua offerta allora concorrenziale rispetto ai servizi Telecom.
Gli unici atti di quel periodo, a quanto dichiarato sia da Buscemi che da Teordora Ribilotta, assessore nella precedente amministrazione, riguardano una corrispondenza con la quale lo stesso Ribiolotta chiedeva al dirigente di valutare le eventuali proposte. Corrispondenza che non conterrebbe alcuna altra indicazione. Nonostante tutto però, nel periodo che va presumibilmente da marzo a luglio del 2013, vengono recapitate al comune alcune fatture Vodafone, oggi in commissione mostrate dal Dott. Buscemi, dalle quali si evince la nascita di un debito per l’ente di circa 1.000 euro in totale.
Fatture che proprio per la mancanza di qualunque contratto non sono mai state pagate dal dirigente. Inoltre su uno dei due documenti contabili appare un appunto scritto a mano con la dicitura “Per Amelia Buscemi”. Chi sia questa Amelia nessuno lo sa . Era forse un appunto interno della ditta fornitrice?

SI CONTINUA CON MIRODDI
Dunque la Vodafone, o chi per lei, vantava a Luglio del 2013 un credito nei confronti del comune. A Giugno nel frattempo diventa sindaco  Filippo Miroddi e successivamente (almeno così sembra dalle fatture inviate al comune) , a quanto riportato nella delibera del 19 settembre di quest’anno, che inizia un periodo definito “di prova” nel quale il comune intende confrontare il risparmio offerto da Vodafone rispetto al servizio Telecom.
Ma anche qui manca qualunque atto amministrativo che tradotto in termini pratici significa che ufficialmente nessuno  ha chiesto alla Vodafone di gestire il servizio di telefonia mobile e fisso del comune.

ANNULLATE QUELLA DELIBERA
La seconda commissione ha preso atto questa mattina della situazione  e nelle prossime ore il sindaco riceverà sulla sua scrivania la richiesta firmata da Andrea Velardita, Teodoro Ribilotta e Teresa Neglia di annullare in autotutela la delibera di transazione che concede alla Vodafone un rimborso di 30mila euro. “Se non dovesse essere revocata la delibera – ha affermato Ribilotta – ci rivolgeremo all’autorità giudiziaria. Non comprendo per qual ragione di debba pagare se mancano i presupposti amministrativi per farlo”.

I DUBBI
Ovviamente qualcuno dovrà dare chiarimenti sulla nascita di un debito potenziale per il comune di 140mila euro e soprattutto come si sia arrivati a questo importo senza che la Vodafone abbia disattivato il servizio così come accade alle utenze normali (anche di altri comuni) e bisognerà anche chiarire come dal comune non sia stato chiesto alla Vodafone in base a quale contratto e atto amministrativo vanta le somme richieste.

Un vero e proprio giallo che rimane in attesa di qualche colpo di scena.

 


 



 

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