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06/11/2015 - 09:07:21

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UNA LEGGE PER NON UTILIZZARE IL CONTANTE

Luigi Russo:''pensate come sarebbe quest’ Italia degli evasori, dei riciclatori, dei tangentisti, dei corruttori, degli estortori, dei ricettatori, degli spacciatori, dei protettori, ecc.''


Una legge per non utilizzare il contante

A proposito di contante…….  Immaginate, come incentivo  per non utilizzare contante , una legge..

-  che in alternativa alle attuali   deduzioni e detrazioni fiscali consenta di scegliere una sola ed unica deduzione dal reddito imponibile :  il 20% di tutte le spese  tracciate e/o documentate effettuate dal contribuente;  cioè il 20%dei  pagamenti effettuati con bancomat e carte di credito (certificabili al contribuente con un semplice  click dalla sua  Banca) ; e inoltre il 20% dei  pagamenti eseguiti mediante  assegni, bonifici o versamenti in c/c postale purché  giustificati da corrispondenti ricevute o fatture ;
-  ovviamente occorrerebbe azzerare per decreto  a  consumatori ed esercenti  i costi bancari sugli utilizzi di carte bancomat e carte di credito ; la conseguente rarefazione del contante consentirebbe alle Banche, che ne curano la distribuzione , un alto margine di risparmio che le ripagherebbe di questo lucro cessante; senza dire che  le Banche, con tutti i regali che  hanno  ricevuto e continuano a ricevere dallo  Stato e dalla  BCE  - sempre  a spese dei  contribuenti - ,   non avrebbero motivo di lamentarsi più di tanto ;

immaginate  poi, come deterrente all’utilizzo del contante ,  che quella stessa legge
-  limiti la disponibilità e cioè il prelevamento di contante ad un massimo di 1.000 euro  al mese per ogni  soggetto fiscalmente  attivo ; e disponga di tassare  al 5%  eventuali  prelevamenti di contante mensilmente effettuati  in eccedenza  al suddetto  limite di 1000 euro ; 
- e infine dia incarico alle  Banche  d’incassare, come sostituto d’imposta ,  il 5%  per il contante prelevato oltre il limite esente  e  di  segnalare  all’Agenzia delle Entrate e, per importi consistenti, all’Autorità antiriciclaggio  il codice fiscale del soggetto tassato e l'importo totale  dei  prelevamenti effettuati extra franchigia nel mese.

Non è chiaro?  Allora userò un linguaggio meno tecnico. Dunque:  ferma restando l’attuale esenzione totale d’imposta per chi ha un reddito annuo  inferiore a  8.000 euro , per i redditi superiori  non si pagherebbero imposte sul 20% di tutte le spese che il contribuente e i suoi famigliari possono  documentare di avere effettuato  mediante strumenti di pagamento che lasciano traccia (bancomat, carte di credito, bonifici e bollettini di ccp), tutte spese  facilmente quantificabili e certificabili; inoltre,  ad ogni contribuente sarebbe consentito di prelevare dal conto bancario o postale (dove risulta accreditato/versato  il suo reddito)  un  massimo di 1000 euro di contante al mese, senza costi ;   mentre eventuali prelevamenti effettuati in eccedenza a tale limite sarebbero  sottoposti ad un’imposta del 5% e all’automatico controllo del Fisco e dell’Autorità antiriciclaggio.  Infine, per decreto, verrebbero azzerati i costi bancari di carte bancomat e carte di credito sia per il consumatore sia per l’esercente. Bene.

Immaginate tutto questo e poi pensate come sarebbe quest’ Italia  degli evasori, dei riciclatori, dei tangentisti, dei corruttori, degli estortori,  dei ricettatori, degli spacciatori,  dei  protettori,  del sommerso,   dei lavoratori in nero  e chi più ne ha più ne aggiunga. 
 
State sereni.  E’ pura immaginazione. Un’utopia. Eppure….  

***Per chi volesse  approfondire  l’argomento,    questa  idea  anzi questa utopia, è presentata,   nella sua più ampia e articolata esposizione delle  ragioni che la sostengono, nell’unito allegato.

Ringrazio Startnews per la pubblicazione. 

Luigi Russo
 



 

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