A proposito di contante……. Immaginate, come incentivo per non utilizzare contante , una legge..
- che in alternativa alle attuali deduzioni e detrazioni fiscali consenta di scegliere una sola ed unica deduzione dal reddito imponibile : il 20% di tutte le spese tracciate e/o documentate effettuate dal contribuente; cioè il 20%dei pagamenti effettuati con bancomat e carte di credito (certificabili al contribuente con un semplice click dalla sua Banca) ; e inoltre il 20% dei pagamenti eseguiti mediante assegni, bonifici o versamenti in c/c postale purché giustificati da corrispondenti ricevute o fatture ; - ovviamente occorrerebbe azzerare per decreto a consumatori ed esercenti i costi bancari sugli utilizzi di carte bancomat e carte di credito ; la conseguente rarefazione del contante consentirebbe alle Banche, che ne curano la distribuzione , un alto margine di risparmio che le ripagherebbe di questo lucro cessante; senza dire che le Banche, con tutti i regali che hanno ricevuto e continuano a ricevere dallo Stato e dalla BCE - sempre a spese dei contribuenti - , non avrebbero motivo di lamentarsi più di tanto ;
immaginate poi, come deterrente all’utilizzo del contante , che quella stessa legge - limiti la disponibilità e cioè il prelevamento di contante ad un massimo di 1.000 euro al mese per ogni soggetto fiscalmente attivo ; e disponga di tassare al 5% eventuali prelevamenti di contante mensilmente effettuati in eccedenza al suddetto limite di 1000 euro ; - e infine dia incarico alle Banche d’incassare, come sostituto d’imposta , il 5% per il contante prelevato oltre il limite esente e di segnalare all’Agenzia delle Entrate e, per importi consistenti, all’Autorità antiriciclaggio il codice fiscale del soggetto tassato e l'importo totale dei prelevamenti effettuati extra franchigia nel mese.
Non è chiaro? Allora userò un linguaggio meno tecnico. Dunque: ferma restando l’attuale esenzione totale d’imposta per chi ha un reddito annuo inferiore a 8.000 euro , per i redditi superiori non si pagherebbero imposte sul 20% di tutte le spese che il contribuente e i suoi famigliari possono documentare di avere effettuato mediante strumenti di pagamento che lasciano traccia (bancomat, carte di credito, bonifici e bollettini di ccp), tutte spese facilmente quantificabili e certificabili; inoltre, ad ogni contribuente sarebbe consentito di prelevare dal conto bancario o postale (dove risulta accreditato/versato il suo reddito) un massimo di 1000 euro di contante al mese, senza costi ; mentre eventuali prelevamenti effettuati in eccedenza a tale limite sarebbero sottoposti ad un’imposta del 5% e all’automatico controllo del Fisco e dell’Autorità antiriciclaggio. Infine, per decreto, verrebbero azzerati i costi bancari di carte bancomat e carte di credito sia per il consumatore sia per l’esercente. Bene.
Immaginate tutto questo e poi pensate come sarebbe quest’ Italia degli evasori, dei riciclatori, dei tangentisti, dei corruttori, degli estortori, dei ricettatori, degli spacciatori, dei protettori, del sommerso, dei lavoratori in nero e chi più ne ha più ne aggiunga. State sereni. E’ pura immaginazione. Un’utopia. Eppure….
***Per chi volesse approfondire l’argomento, questa idea anzi questa utopia, è presentata, nella sua più ampia e articolata esposizione delle ragioni che la sostengono, nell’unito allegato.
Ringrazio Startnews per la pubblicazione.
Luigi Russo
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