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24/11/2015 - 16:42:23

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ENNA - EVASIONE FISCALE. LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA BENI PER OLTRE 300 MILA EURO

Sequestrati 13 fabbricati e somme di denaro depositati su conti correnti bancari


Enna -  Evasione fiscale. La Guardia di Finanza sequestra beni per oltre 300 mila euro

[COMUNICATO STAMPA] I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Enna hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di denaro, beni mobili ed immobili per il valore di oltre 300 mila euro, equivalente all’IVA evasa, riconducibili a quattro amministratori di tre diverse società di capitali, operanti nel settore dei servizi nel capoluogo ennese e nella provincia etnea. 

Il sequestro disposto  dal G.I.P. presso il Tribunale di  Caltanissetta, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha riguardato nr. 13 fabbricati  ubicati nel Comune di Caltanissetta e Siracusa nonché somme di denaro depositate su conti correnti bancari nella disponibilità dei predetti amministratori,  accusati di evasione e frode fiscale.

Detto provvedimento giudiziario rappresenta la fase finale di una mirata ed approfondita attività ispettivo-tributaria, svolta nei mesi scorsi nei riguardi di una società operante nella commercializzazione di apparecchi acustici, nell'ambito della quale le Fiamme Gialle hanno messo in luce una maxi frode fiscale, imperniata sul sistematico e  fraudolento utilizzo di false fatturazioni, che ha permesso all’impresa di pagare meno tasse, attraverso l’utilizzo di costi fittizi, abbattendo i ricavi d’esercizio e beneficiando di rilevanti crediti IVA inesistenti.

La minuziosa indagine dell’impianto contabile della società verificata aveva permesso di rilevare che la frode fiscale avveniva attraverso l’utilizzo di fatture false emesse da ditte “compiacenti”, prevalentemente per spese promozionali e di pubblicità di elevatissimo quanto improbabile ammontare, risultate essere mere “cartiere”, vale a dire soggetti esistenti solo sotto il profilo formale in quanto titolari di regolare partita Iva ma la cui concreta attività si esaurisce nell’emissione a beneficio di terzi di fatture attestanti forniture di beni e prestazioni di servizi in realtà mai effettuate, oppure mediante la creazione ex novo di falsi documenti fiscali, utilizzando i dati identificativi di soggetti “inconsapevoli”, del tutto estranei alla frode, o addirittura “inesistenti”, ricorrendo a dati di pura fantasia.

 Erano stati, inoltre, individuati un cospicuo numero (dodici) di ditte “Evasori Totali”, (contribuenti sconosciuti al fisco) che hanno avuto il ruolo di “fornitori” della società verificata, i quali sono stati prontamente segnalati ai competenti Reparti territoriali del Corpo per l’avvio di controlli fiscali volti alla ricostruzione dell’effettivo reddito percepito e del reale giro d’affari generato da ciascuno di essi.

L’attività di verifica, al tempo eseguita, aveva consentito di rilevare oltre 3 milioni euro di costi inesistenti o indeducibili per un’evasione stimata di quasi 500 mila euro di IVA e 700 mila euro di IRES, nonché di segnalare alle competenti Autorità Giudiziarie ben 7 persone per i delitti di occultamento della contabilità, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (artt. 2, 8 e 10 del D.Lgs. n.74/2000).

Con l’attuale sequestro ammontano a circa 4 milioni di euro le liquidità finanziarie ed il valore dei beni mobili ed immobili, sottoposti a sequestro nel corso del corrente anno dal Nucleo di Polizia Tributaria di Enna, in attuazione delle norme introdotte con la “finanziaria” del 2008, in base alle quali è stato reso possibile sequestrare a coloro che si rendono responsabili di reati tributari, liquidità, attività' finanziarie o patrimoniali di valore corrispondente all'evasione realizzata.

I sequestri operati testimoniano il forte impegno del Corpo nella lotta all’evasione fiscale ed al contrasto delle frodi a tutela degli interessi dell’Erario, tanto sul versante delle Entrate quanto su quello delle Uscite, caratterizzandone l’azione, costantemente protesa a contrastare gli effetti distorsivi causati all'economia dall'evasione tributaria che falsa, come noto, la leale concorrenza tra le aziende, danneggia le finanze dello Stato, diminuendone le capacità di spesa pubblica, ed impedisce la riduzione del carico fiscale per cittadini e imprese.

 



 

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