Con un' enfasi particolare ha illustrato, nel dicembre scorso, il piano industriale del Gruppo, le ottime prospettive in vista del collocamento delle azioni Ferrari, attraendo un numero di sottoscrittori maggiore rispetto alla quantità delle azioni offerte .
Soltanto un mese dopo ha precisato che il piano industriale come prospettato non poteva essere realizzato nei tempi previsti.
Ciò ha causato il crollo di tutti i titoli della galassia Fiat, con notevoli perdite, aggravate anche dal particolare momento che stanno attraversando le borse di tutto il mondo.
Una considerazione però va fatta: al momento della sua conferenza stampa del dicembre scorso, Marchionne non poteva non sapere che il suo tanto decantato piano era un bluff , solo per consentire l'ottimo collocamento delle azioni Ferrari.
E' impensabile che Marchionne, e la tanto decantata struttura dirigenziale del gruppo, non conoscessero la vera realtà, per cui è facile immaginare che si sarà trattato di studiate comunicazioni, che hanno consentito il successo della Ferrari in borsa ma, nel contempo, provocato notevoli danni agli azionisti del gruppo FIAT.
Grazie Marchionne del dono di Natale !
Angiolo Alerci
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