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23/03/2016 - 09:04:39

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ENNA -CONTINUANO I DUBBI SULLA REGOLARITÀ DELLE BOLLETTE TARSU SPEDITE A NATALE

Massimo Greco: «Non è percorribilela strada della revoca in autotutela perché si creerebbe un buco nelle casse finanziarie del Comune''


Enna -Continuano i dubbi sulla regolarità delle bollette Tarsu spedite a Natale  I Cittadini ennesi, sono indignati, dopo aver ricevuto, nel periodo natalizio, esose bollette Tarsu relative al periodo 2009/2010, che alcuni esperti, tra i quali il giurista ex presidente del Consiglio Provinciale Massimo Greco, con articoli di stampa e dichiarazioni avevano giudicato illegittime. E’ scoppiata una mezza rivoluzione che aveva indotto il sindaco Maurizio Dipietro a dichiarare in conferenza stampa di voler revocare in autotutela le bollette in maniera tale da risparmiare ai cittadini il ricorso alla Commissione Tributaria.

Ma Dipietro, è stato costretto a fare marcia indietro, poiché il Consiglio comunale, all’unanimità gli imponeva di “fare chiarezza sulla legittimità degli avvisi di pagamento Tarsu 2009 e 2010 e, in caso di dubbi, provvedere all’annullamento in autotutela”. E così l’Amministrazione ha chiesto un parere legale ad un esperto, Roberto Pignatone, docente di Diritto Tributario presso l’ Università degli Studi di Palermo che si è pronunciato sostenendo che “ l'operato dell'Ente potrebbe ritenersi corretto in sede di contenzioso tributario, per cui viene sconsigliata la revoca in autotutela considerata impraticabile”. A conforto di quanto sostenuto da Pignatone vi è una sentenza della Commissione Tributaria Regionale che sembra supportare tale orientamento, dato che accoglie l’appello del Comune e rigetta il ricorso proposto da un privato cittadino avverso l’avviso di pagamento relativo alla Tarsu 2009.

Ma la materia, come tutte le vicende giuridiche italiane, è controversa, e lo stesso Pignatone non esclude che potrebbero esserci altre interpretazioni da parte degli Organi giudicanti, quindi anche delle sorprese. Il sindaco, che ovviamente non vuole “imbarcare” il Comune in un contenzioso con migliaia di cittadini stanchi di pagare tasse, che minerebbe la sua popolarità e costerebbe anche fior di quattrini al Comune che dovrebbe affrontare diversi gradi di appello fino alla Cassazione auspica una definizione pacifica del problema ed invoca la “conciliazione giudiziale”. “Non è percorribile - ha spiegato Massimo Greco - l'ipotesi di un annullamento in autotutela degli avvisi di accertamento perchè il buco che si creerebbe nelle casse finanziarie del Comune sarebbe pari al costo del servizio regolarmente pagato a ‘EnnaEuno’ (Ato rifiuti) , ovvero 4 milioni e 200 mila euro per ciascun anno, in disparte il danno erariale che si genererebbe trattandosi di tributi locali non riscossi”. Non apparirebbe, inoltre, così pacifica, pacifica l'illegittimità delle pretesa tributaria riferita al biennio 2009/2010 atteso l'orientamento oscillante delle Commissioni Tributarie e una soluzione mediana con l'applicazione delle tariffe pari a quelle del 2003 potrebbe essere praticata solo nel contesto di un ricorso mediazione presentato dal singolo contribuente.

Mario Antonio Pagaria



 

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