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09/05/2016 - 09:45:26

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RENZI IN TV: “CALENDA NUOVO MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO. UNIONI CIVILI IN SETTIMANA”

L’annuncio di Matteo Renzi a “Che tempo che fa”. Carlo Calenda prende il posto di Federica Guidi a capo del Mise' che si č dimessa dopo lo scandalo petrolio.


Renzi in tv: “Calenda nuovo ministro dello Sviluppo economico. Unioni civili in settimana” Nel corso dell’ultima puntata della trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa” è stato ospite il premier Matteo Renzi, che in tv ha tracciato un bilancio del suo percorso a palazzo Chigi. E a sorpresa ha annunciato chi sarà il prossimo ministro dello Sviluppo economico. A sostituire Federica Guida, ministra dimissionaria un mese fa dopo lo scandalo petrolio, arriva Carlo Calenda, da poco meno di due mesi rappresentante italiano alla Ue. “È un ritorno, è stato vice ministro”, ha detto il premier, “lo avevamo mandato a Bruxelles, non immaginavamo lo scandalo che ha portato alle dimissioni della Guida”. A tal proposito Renzi ha sottolineato come sia “importante che qualche ministro, qualche politico si dimetta”.

“Purtroppo – ha detto – c'è stato uno scandalo, una pagina brutta, mi dispiace molto personalmente per quello che è successo a Federica Guidi, ma lei almeno ha avuto il coraggio e il buonsenso di rassegnare le dimissioni”. Renzi ha quindi spiegato quale deve essere il profilo del titolare dello Sviluppo economico: “A noi serve uno che sia in grado di maneggiare un ministero importante come quello dello Sviluppo economico – ha detto – che abbia l'intelligenza per ragionare del futuro, che vuol dire innovazione, manifattura 4.0, investimenti nelle aree di crisi”. Per questo, ha spiegato il premier, “ho chiesto a Calenda, che già governava la macchina del ministero, di tornare indietro da Bruxelles e la prossima settimana dovrebbe giurare al Quirinale”. In settimana legge sulle unioni civili Il premier da Fazio ha parlato anche delle riforme specificando che “il prossimo sabato questo Paese avrà una legge sui diritti civili”. “Domani inizia l'iter alla Camera e noi mettiamo la fiducia martedì o mercoledì e il 12 la legge sarà votata”, ha detto Renzi sottolineando che questa “è una cosa bella per tutti e non solo per gli omosessuali”. La legge sulle unioni civili “ad alcuni piace di più, ad altri di meno. In tutti i due settori del Parlamento qualcuno avrebbe voluto una legge più coraggiosa, qualcuno la melina e il rinvio.

Ma la politica si misura sulla capacità di prendere un impegno e mantenerlo. E poi dal punto di vista soggettivo ci sono persone che stanno aspettando la possibilità di costruire un futuro insieme”, ha continuato. “La voteranno in tanti, ma alcuni dell'opposizione forse no, visto che metteremo la fiducia. Altre volte però ho rischiato di più, mi sento molto tranquillo che questa volta passi”, ha detto ancora il premier. “La questione morale nel Pd esiste” Renzi in tv ha poi toccato l’argomento relativo alla questione morale nel partito. “La questione morale nel Pd – così il premier – esiste, sì. Chi la nega, nega la realtà. In tanti la negano ma esiste è un dato di fatto: abbiamo 50000 amministratori e in troppi casi le cose non girano. È importante però aspettare sempre le sentenze”. Muro al Brennero? “Tentativo di propaganda strumentale e squallido” Il premier è tornato sul recente incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel e sulla questione migranti. Per Renzi l’ipotesi di un muro al Brennero è un “tentativo di propaganda strumentale e squallido solo da campagna elettorale, tant'è che cambiano posizione di volta in volta in maniera strumentale”. “Il problema – ha spiegato Renzi – è che in Europa si gioca sulla paura dell'altro e si tirano su muri. Ma il muro al Brennero non si fa perché è contro le regole europee, contro la storia, contro il futuro”. Merkel – ha continuato il presidente del Consiglio – ha detto no agli eurobond ma “si è detta disponibile a discutere di una forma di finanziamento della cooperazione internazionale. Se tu puoi creare posti di lavoro in Niger e in Etiopia riduci il flusso di migranti ma devi mettere soldi sulla cooperazione internazionale”.



 

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