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20/10/2016 - 09:32:44

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PIAZZA ARMERINA, CONFCOMMERCIO - VIA GARIBALDI ISOLA PEDONALE: IL SINDACO TROVI SOLUZIONI CONDIVISE

Presentate da parte dell'organizzazione sindacale all’amministrazione comunale e agli uffici competenti una serie di considerazioni


Piazza Armerina, Confcommercio - Via Garibaldi isola pedonale: Il sindaco trovi soluzioni condivise [Comuniato stampa] Confcommercio Piazza Armerina ha indetto nei giorni scorsi un’assemblea dei Commercianti che esercitano le loro attività nelle vie Marconi e Garibaldi, per discutere del già avviato progetto di pedonalizzazione della via Garibaldi deciso dall’amministrazione comunale. 

L’esigenza di creare un confronto tra gli operatori commerciali, divisi sull’opportunità di realizzare il progetto, e raggiungere un’unità di intenti, ha generato un lungo dibattito, durante il quale tutti i presenti hanno potuto esprimere le loro opinioni.
Gli operatori commerciali hanno sottolineato che non si può ipotizzare la chiusura indiscriminata della via Garibaldi, senza eventualmente legarla a specifiche iniziative e manifestazioni, ad alcune festività e comunque in orari da concordare; che la collocazione dei paletti dissuasori in ghisa lungo la via Marconi genera grossi disagi alle imprese che operano in quella via, perché impedisce finanche le soste brevi necessarie per gli acquisti veloci in negozi e farmacie; che occorreva una maggiore pianificazione dell’iniziativa, con un percorso graduale e una campagna di informazione che andava condiviso con i commercianti, i residenti e i cittadini; che interdire al traffico la via Garibaldi, senza creare stimolanti incentivi, adeguate aree di parcheggio attigue e una riqualificazione dell’arredo urbano, significherebbe isolarla dal contesto della Città e rischiare una pericolosa desertificazione. 

Le posizioni critiche e contrapposte degli interventi, alla fine si sono riassunte in una comune volontà di essere uniti e fare cooperazione, per cui sono state presentate all’amministrazione comunale e agli uffici competente una serie di considerazioni: Disponibilità ad avviare la sperimentazione della chiusura al traffico della via Garibaldi, limitatamente nel tempo, negli orari di chiusura e nei giorni di sperimentazione; valutazione di un quadro di incentivi da proporre a quegli imprenditori che vogliano aprire attività nella zona soggetta alla sperimentazione; interventi di sostegno di natura fiscale per le attività già esistenti, con una formula di esenzione dei tributi locali; individuazione di aree di parcheggio nelle adiacenze della ZTL, con adeguata ripartizione delle aree di sosta libere e a pagamento; programmazione di attività di animazione da inserire all’interno delle vie oggetto del provvedimento; adeguata dotazione di arredo urbano che consenta una confortevole permanenza degli avventori (panchine, cestini gettacarte, posacenere, illuminazione artistica lungo tutta la via etc.); abbattimento delle barriere architettoniche costituite dai marciapiedi. Per ciò che riguarda la via Marconi, si chiede di ripristinare lo stato dei luoghi, eventualmente programmando un più corretto intervento di allargamento dei marciapiedi e ripristinando la sosta riservata alla Farmacia Salemi, la sosta riservata al carico scarico merce e almeno due posti di fermata a pagamento in largo Marconi.
«Dobbiamo purtroppo prendere atto che l’amministrazione Miroddi, ancora una volta, ha escluso dalla concertazione e dalla condivisione dei suoi progetti le associazioni di categoria e ha deciso di consumare atti che potrebbero rivelarsi altamente dannosi per il già provato tessuto economico della Città - sostiene il Presidente di Confcommercio Piazza Armerina Gianluca Speranza - tra i compiti delle associazioni di categoria c’è anche quello di assistere e tutelare le imprese del territorio nei rapporti con le istituzioni e le amministrazioni pubbliche. Ma evidentemente questa logica non prevale a Piazza Armerina, perché l’amministrazione comunale non perde occasione per mortificare il ruolo del sindacato». 
«A prescindere dalle polemiche – conclude Gianluca Speranza - c’è un imperativo categorico per tutti: salvaguardare il lavoro e le attività economiche del centro storico. Il sindaco deve trovare soluzioni condivise e non prendere iniziative che potrebbero aggravare il già traballante tessuto economico della Città»





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