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21/12/2016 - 09:31:22

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IL PD È MORTO, VIVA IL PD

Neanche Cassandra, profetessa di sventure, avrebbe potuto prevedere un epilogo più tragico e inglorioso per il PD ed il suo segretario.


Il PD è morto, viva il PD CONTROCANTO
di Sergio Rossitto

Paragonerei la Taverna alla Sibilla cumana che trascriveva in esametri su foglie di palma i suoi vaticini. Il 16 febbraio scorso, sentendo puzza di bruciato nell'atteggiamento del PD, la Taverna disse: "È incredibile riuscire a proporre per i romani un candidato del genere (Giachetti). Ho pensato che potrebbe essere in corso un complotto per far vincere il Movimento Cinque Stelle a Roma...Diciamocelo chiaramente, questi stanno mettendo in campo dei nomi improponibili perché non vogliono vincere, si sono già fatti i loro conti".

Dopo la disastrosa stagione Alemanno la capitale stava vivendo un momento di grazia. Il sindaco Marino si era erto a baluardo contro la corruzione capitolina sempre piu' dilagante. Uomo onesto ed integerrimo e, alla luce di quanto poi avvenne, forse troppo scomodo sia per il Vaticano che per il Governo. L'Urbe fu letteralmente affamata, furono tagliati i finanziamenti che avrebbe ricevuto qualsivoglia capitale in qualsiasi altra parte del mondo. Ma non bastava e allora Renzi, tradendo il sindaco del suo stesso partito e coadiuvato dal fedelissimo Orfini, armò la mano dei 26 congiurati che, da vigliacchi, non ebbero il coraggio di colpire il loro sindaco in Campidoglio ma preferirono l'oscuro studio di un notaio.

Ma il tradimento non si ferma qui; una volta condotta felicemente in porto questa operazione a danno soprattutto dei romani, operazione che favorì inevitabilmente l'ascesa della Raggi, Renzi ha continuato con lo stesso atteggiamento tracotante nei confronti della sindaca, inesperta e con alle spalle un movimento altrettanto digiuno nella pratica amministrativa.
Cosa avrebbe potuto fare se non rivolgersi a funzionari preesistenti? E se i fatti contestati a Marra risalgono al 2013 e alla giunta Alemanno, cosa c'entra la Raggi? 
Già Marino lo aveva collocato fuori ruolo ed aveva cancellato tutti i suoi contratti, era un semplice dipendente e non aveva a che fare con la gestione della cosa pubblica. 
Renzi quindi e i suoi sodali romani hanno di fatto voluto e favorito l'ascesa di Raggi pensando di poterne disporre in qualsiasi momento, a piacimento. 

Scrissi che ovi fossi stato elettore romano avrei votato per lei ed oggi ancor di più ne sono convinto! 
Ma se Atene piange Sparta non ride. Da Roma a Milano, ma questa è un'altra storia...o forse un'altra faccia della stessa medaglia.
Nel presidente Orfini infatti, ma soprattutto nelle parole di Giachetti non è difficile trovare la cifra culturale e morale del renzismo: "Speranza, hai la faccia come il culo, avete la faccia come il culo". 
Chi di grazia, verrebbe da chiedere al campione del renzismo romano? Forse chi come me, turandosi il naso ha votato PD alle ultime elezioni europee ritenendolo ancora un partito di sinistra? O il 60% del popolo italiano accorso alle urne in difesa della Costituzione e contro le politiche nefaste messe in atto da una sedicente sinistra ormai agonizzante?
Purtroppo questi sono Renzi ed il renzismo, male assoluto come non mi stancherò mai di ripetere.
Neanche Cassandra, profetessa di sventure, avrebbe potuto prevedere un epilogo più tragico e inglorioso per il PD ed il suo segretario.

Sergio Rossitto



 

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