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09/03/2017 - 09:37:19

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TEMPI DIFFICILI. MA POTREBBE ANDARE PEGGIO

Renzi, l'ex enfant prodige č sempre pių solo, mentre a Ventimiglia, nel civilissimo nord, si consuma forse la pių vergognosa delle pagine di odio razziale


Tempi difficili. Ma potrebbe andare peggio Controcanto di Sergio Rossitto

Rignano, cittadina maledetta! E non mi riferisco a quella tristemente famosa, sull’Arno, che ci procura solo nausea da quando il giglio non più magico, è diventato maleodorante e nero (come felicemente definito dall’Espresso), ma a quel Rignano Garganico dove le fiamme divampate nel “Gran ghetto” hanno divorato due migranti maliani e risparmiato, quale imperituro ricordo, un foglio di un libro mastro che riporta, nero su bianco, le cifre dell’indegno sfruttamento dei caporali. Gli stessi che, a quanto pare, hanno appiccato il fuoco. 

Il tutto mentre a Ventimiglia, nel civilissimo nord, si consuma forse la più vergognosa delle pagine di odio razziale che il mio Paese abbia potuto concepire. Un sindaco del PD, Enrico Ioculano, sì, avete letto bene, del pd!, renziano doc anche nei comportamenti familistici (la ex? fidanzata assunta come sua portavoce), non leghista quindi, ha emesso un’ordinanza che impedisce di dare da mangiare e da bere ai migranti. Ma c’è chi si ribella e nottetempo distribuisce panini, tè, cioccolato ed acqua. Sì, avete letto bene di nuovo, acqua, perché il sindaco ha disposto la chiusura delle fontanelle in stazione! Parlo di due angeli, Jacques e la moglie Marie, due eroi isolati, non comunisti ma cristiani (amano definirsi) non soli per fortuna, ma in buona compagnia: quella di un parroco colombiano che non ha mai chiuso la porta in faccia a nessuno, Julio Alvarez che solo in tre mesi ha speso 5 mila euro di acqua. Anche chi non ha il dono della Fede non può non essere ottimista pensando ai tre eroi dei nostri giorni. Grandi! 

Altro che le miserie di Renzi e del suo giglio putrido di cui non possiamo non occuparci anche questa settimana. Lo faremo sempre meno visto che ai più è ormai chiara la vera essenza del renzismo, quella di una destra sempre più conservatrice e reazionaria, e per quello che ho scritto sopra, anche xenofoba. Questo l’epifenomeno delle politiche renziane. Come stupirsi quindi se anche nella mia città la destra già cuffariana, già lombardiana e già berlusconiana pare abbia lanciato un’OPA a quello che, fino alla segreteria dell’”ex”, era a tutti gli effetti un partito di sinistra? 
Oggi, con tutte le soddisfazioni che gli stanno dando il su’ babbo, Verdini ed altri compagni di merendine come Lotti, potrebbe, incredibile dictu, perdere le primarie. Spero perdonerete la mia piccola soddisfazione per aver capito la pochezza etico-politica del personaggio (già un anno e mezzo fa) e che comprendiate il mio compiacimento nel constatare come tutti ormai gli stiano facendo ciaone, da Napolitano a De Benedetti. Anche Repubblica si è svegliata. Meglio tardi che mai! 

Hanno capito, finalmente, che Renzi  non è più vincente e quindi d'ora in poi avremo meno Raggi e più Consip con relativi indagati. L'ex enfant prodige è sempre più solo. E non c’era certo bisogno di scomodare Aristotele e la sua dottrina, come ha fatto il primo direttore del quotidiano, riferendosi  a quella classe politica che lavora per la collettività (cosa che a mio parere il ragazzo non ha mai fatto) ma che poi, quando ragiona da individuo, si mette all’opera per impadronirsi di alcuni settori dello Stato e utilizzarli a vantaggio proprio e della propria famiglia. E chiama in causa anche Cavour, “ed è proprio a quell’esempio che ho più volte suggerito a Renzi di studiare a fondo per farne il fondamento della sua vita politica”. Pessimo studente, dott. Scalfari, il suo ex protégé! E dopo Stefano Folli sconvolto "dal reticolo di un sistema di potere forse ancora artigianale ma senza dubbio famelico..." e Claudio Tito ("l’ex presidente del Consiglio ha il dovere di spiegare o almeno di sottoporre ai suoi elettori e ai militanti del PD un chiarimento”), anche Ezio Mauro sancisce il ribaltone di Repubblica e scrive: "Renzi è calato sul PD come un raider...lasciando che rivoli di interesse pubblico zampillassero verso congreghe familiste o amicali, con al centro il potere, il denaro, gli appalti". E sempre più sferzante aggiunge che il golden boy avrebbe usato il PD come un taxi per arrivare a Palazzo Chigi. Anche Michele Serra nella sua amaca del 5 marzo, per la prima volta dopo anni, parla di "giglio magico", di leadership chiusa e incapace di collettività, di gestione autarchica e di arroganza. Quoque Michele Serra fulminato sulla via di Damasco? 

Tutti alla ricerca di nuovi equilibri dopo aver supportato per anni il racconto renziano? Che dire se non bentornati!
Gli restano ancora gli specialisti delle “interviste sdraiate ”, il fedele Fabio Fazio e la sempre disponibile Dietlinde Gruber, quella che ha di fatto "confezionato" un'intera puntata di Otto e 1/2 a suo esclusivo uso e consumo, ha messo a tacere il contraddittorio nella persona di Cerno, il direttore dell'Espresso, e gli ha lasciato dire, senza batter ciglio, ogni tipo di amenità. 
Era di umore nero, aggressivo e sprezzante come non mai. Ha detto che le sue primarie saranno di collaborazione, non per l'uomo solo. 
Ha ignorato le domande e ha parlato a ruota libera di quello che ha fatto e che farà . In imbarazzo solo su Verdini, non ricordava neanche l'entità della condanna, nove anni per bancarotta fraudolenta e truffa, e lo avrebbe voluto come padre costituente! 

Sull'affare Consip nulla. E dire che (strana e casuale  coincidenza?) dal 2014 il fatturato di Romeo fa boom, vola dai 147.000.000 di euro dell'anno precedente ai 224.000.000 .
Lui imperturbabile persevera, immerso nel suo delirio di onnipotenza. Non ha tratto alcun insegnamento dalla sconfitta referendaria, si sente ancora forte del 40% e non si rende conto che ad ogni apparizione televisiva provoca un'emorragia di voti che vanno a rimpinguare le casse dei 5s e questi ultimi, perfettamente consapevoli del favore che ricevono, qusi non chiedono più a gran voce di andare ad elezioni anticipate anzi, zitti e muti, seduti sulla sponda del fiume, aspettano pazientemente il passaggio del cadavere del PD.
E mentre l'ex tenta inutilmente di recuperare un minimo di credibilità , Orlando, molto più concreto, schiera le truppe per rifondare il Pd e, come l'omonimo paladino di antica memoria, lancia il suo guanto di sfida proprio da Firenze, capitale del renzismo e della Rottamazione. 

Uno dei primi messaggi di incoraggiamento l’ha ricevuto da Luciano Violante. Violante, Anna Finocchiaro, poi Emanuele Macaluso, Ugo Sposetti, l'entourage di Napolitano al gran completo. 
Sa di andare forte in Toscana, in Emilia, in Abruzzo (la federazione dell'Aquila si è schierata con lui), nel Lazio. Ma forse non lo hanno informato sulla campagna tesseramento al Sud. 
Dopo Napoli anche Catania dove i gazebo sono stati chiusi con un giorno di anticipo per la pioggia di richieste. 2000 tessere a 15 euro in un giorno solo, con il record di Librino, il quartiere con il NO al referendum più alto il assoluto, 90%. A Enna invece sono stati costretti a prorogare la raccolta fino al 7 marzo "vista l'eccezionalità della situazione politica ennese". 

E mentre il consiglio comunale di Milano riunito a porte chiuse nega, con 27 no su 27 della maggioranza del PD, il conflitto d'interesse dell'assessore Cocco, manager Microsoft con 3,6 milioni di azioni, che così potrà gestire gare milionarie a cui parteciperà Microsoft, Orfini, per dare un giusto segnale sul cambiamento in atto nel PD, nomina nella Commissione Garanzia del Congresso Micaela Campana la ex "responsabile" del Welfare nella segreteria di Renzi...la deputata dei 39 "non ricordo" collezionati davanti al Pm di Mafia Capitale famosa anche per i suoi rapporti con Buzzi.  Insomma un buon inizio... 
In un momento così buio solo una voce si leva alta a difesa dell'ex. Arriva l'endorsement di Farinetti che lo paragona (nientemeno!) a Churcill. Colui che portò una Nazione unita alla vittoria, che disse quando gli chiesero di diminuire, nella Gran Bretagna in guerra, i fondi per la cultura e i musei: "Ma siete impazziti! È anche per questo che stiamo combattendo!" Che al maggiordomo che gli annunciava la sua sconfitta alle elezioni del 1945 disse: " È proprio perché questi eventi possano continuare ad accadere che abbiamo combattuto la guerra!! Ora passami l'asciugamano!" 
Farinetti bestemmia perché sa perfettamente che la vita gli sorride grazie ad un'Italia che ha avuto, e speriamo non avrà mai più, un presidente del Consiglio come Renzi. Speriamo!

Sergio Rossitto



 

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