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21/03/2017 - 14:19:12

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LOCRI, IN MIGLIAIA IN MARCIA CONTRO LE MAFIE. CORTEI CONTRO GLI UOMINI DEL DISONORE

E' partita da Locri, in calabria, la marcia che celebra la giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.


Locri, in migliaia in marcia contro le mafie. Cortei contro gli uomini del disonore Non poteva che celebrarsi il 21 marzo, equinozio di primavera, la giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico. Questa mattina è partito da Locri, in Provincia di Reggio Calabria, e in contemporanea in altri 4000 luoghi in tutta Italia, il lungo corteo organizzato dall'associazione di Don Luigi Ciotti: in testa ci sono i familiari delle vittime della criminalità organizzata, che reggono due striscioni di Libera con lo slogan di quest'anno: "Luoghi di speranza, testimoni di bellezza". Alle loro spalle, una grande bandiera della pace portata da ragazzi migranti minorenni arrivati in Calabria a bordo di barconi nei mesi scorsi. A seguire i gonfaloni, le autorità e migliaia di persone giunte da tutta Italia.

La giornata, tuttavia, non si svolge solo in Calabria ma anche in molte altre città italiane, coinvolgendo migliaia di studenti, associazioni e amministratori pubblici. Visto il grande afflusso di persone – ben al di sopra delle aspettative degli organizzatori – il corteo di Locri si è mosso con una mezzora di ritardo alla volta del lungomare cittadino, per concludersi nella piazza centrale. Oltre ai familiari delle vittime delle mafie a guidare la manifestazione ci sono il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, il presidente del Senato, Pietro Grasso e il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Dopo l'arrivo nella piazza del paese verranno letti i nomi delle 950 vittime innocenti della mafia, mentre nel pomeriggio verrà dato spazio ai seminari e agli approfondimenti e infine a un'assemblea degli studenti contro le mafie.


Significativa la partecipazione anche a Bari, dove 5mila persone – tra studenti, familiari di vittime, rappresentanti delle istituzione e delle associazioni provenienti da tutta la regione – stanno sfilando dallo stadio della Vittoria, scelto come luogo del raduno perché proprio lì, 25 anni fa, furono accolti migliaia di cittadini albanesi sbarcati dalla nave Vlora. In testa al corteo ci sono i familiari di alcune delle vittime di mafia pugliesi con indosso una maglietta su cui è stampato il volto del loro caro ucciso dalla criminalità. Quindi, alle loro spalle, intere classi scolastiche con mani di cartoncino con le scritte "libertà", "coraggio", "rispetto".

Ieri le scritte contro Don Ciotti e le forze dell'ordine
Dopo le scritte apparse ieri a Locri – Don Ciotti sbirro. Più lavoro meno sbirri – particolarmente significativa è la presenza della  vedova del brigadiere Antonino Marino, ucciso a Bovalino il 9 luglio del 1990, che sulla propria maglia ha scritto: "Orgogliosa di avere sposato uno sbirro. Quando ho visto le scritte di ieri – ha detto – mi sono arrabbiata, mi si è rivoltato lo stomaco. Da qui l'impulso di fare questa maglietta. Sono moglie e mamma di un carabiniere e oggi mi sento la mamma di tutti i carabinieri d'Italia. Gli sbirri sono persone perbene. Rispetto!".


Cosa è la Giornata della Memoria per le vittime delle Mafie
La Giornata della Memoria per le vittime delle Mafie viene celebrata ogni anno in una città diversa a partire dal 1996. In questa occasione viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti. Ci sono vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime note a tutti, quelle il cui nome richiama subito un'emozione forte, ma anche – anzi, soprattutto – i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla.

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