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23/03/2017 - 17:56:45

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RANDAGISMO - L'EX ASSESSORE INNOCENZO DI CARLO: PER LA SOLUZIONE UNA STRADA GIĄ TRACCIATA

Le iniziative proposte sono le stesse adottate anni fa e che avevano ridotto il numero di cani randagi. Essenziale il canile comunale.


Randagismo - L'ex assessore Innocenzo Di Carlo: per la soluzione una strada gią tracciata La notizia dell’aggressione di un concittadino da parte di un branco di cani randagi riporta l’attenzione su un problema che era alla soglia di una soluzione definitiva se solo si fosse continuato a lavorare sulla prevenzione.  Non è nel mio stile muovere accuse perché so quanto è difficile amministrare,  soprattutto con poche risorse, avendo ricoperto il ruolo di assessore nella precedente amministrazione, ma non posso evitare di considerare la gravità dell’accaduto e soprattutto il fatto che possa ripetersi.  

E’ sotto gli occhi di tutti- e da tempo- che il fenomeno del  randagismo è ripreso in modo incontrollato e che poco e niente si è fatto per arginarlo. Il problema  è stato sottovalutato e trascurato e quando questo succede alla lunga ”si paga pegno”.  Possiamo lamentarci per le inadempienze,ricercare le responsabilità, lagnarci perché non ci sentiamo sicuri. Tutto sacrosanto, ma non ci aiuta a risolvere il problema. Allora provo a dare una risposta all’unico interrogativo che dobbiamo porci: cosa facciamo? 

Per prima cosa suggerirei di iniziare a lavorare di concerto con le associazioni di volontariato di protezione animali,i soggetti istituzionali quali il Dipartimento di Prevenzione dell’ASP e strutture private presenti sul territorio. Realizzare protocolli operativi con soggetti che hanno competenza e hanno maturato esperienza sul campo potrebbe essere una buona base di partenza per, ad esempio, iniziare ad individuare aree di maggiore criticità e operazioni prioritarie da realizzare. Successivamente proporrei un crono programma d’interventi,coerente con gli obiettivi di breve-medio termine che si è concordato di raggiungere. Riprenderei la pratica della sterilizzazione chirurgica, soprattutto delle femmine, perché si configura come l’unica soluzione possibile e duratura all’incremento demografico della popolazione canina (nel corso della precedente Amministrazione utilizzammo l’ambulatorio veterinario di Parco Ronza dopo stipula di un protocollo d’intesa fra ASP, Demanio Forestale e Associazioni di protezione animale per la gestione e l’assistenza dei cani); promuoverei campagne di sensibilizzazione all’adozione (siamo riusciti in poco tempo ad affidare 150 cucciolo randagi)e, per ultimo ma non perché meno importante, considererei essenziale portare avanti il progetto del canile comunale che era già stato approvato dalla Regione e del quale non si è più avuto notizia.

Non aggiungo altro se non che le iniziative proposte sono le stesse adottate anni fa, quando il fenomeno randagismo aveva raggiunto proporzioni allarmanti con una differenza: prima c’era molto  “rumore”, adesso molto silenzio. Ma questa è un’altra storia.

Innocenzo Di Carlo



 

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