.

23/03/2017 - 18:13:38

             2446

StartNews.it

 

RANDAGISMO - FDI ESPOSTO CONTRO IL SINDACO FILIPPO MIRODDI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

Il Portavoce comunale di Piazza Armerina Avv. Alessio Cugini : ''Tralasciare il problema una precisa scelta del Primo Cittadino''


Randagismo - FDI esposto contro il sindaco Filippo Miroddi alla Procura della Repubblica Riceviamo dal  Portavoce comunale Piazza Armerina di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale il testo dell'esposto presentato alla Procura della Repubblica di Enna contro il sindaco Filippo MIroddi in relazione al problema del randagismo con particolare riguardo alle ultime aggressioni subite da cittadini. 

PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI ENNA

ESPOSTO

Il sottoscritto Avv. Alessio Cugini, nato a Roma il 7.01.1985, non in proprio ma quale Portavoce Comunale per Piazza Armerina del Movimento Politico Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, espone quanto segue. 

Il fenomeno del randagismo assume la valenza di una vera e propria emergenza per tutto il meridione d’Italia, e per la Sicilia in particolare: in questo senso, fra le problematiche riscontrate a livello locale si annoverano per certo la presenza continua ed in costante aumento di branchi di cani randagi, il mancato avvio di campagne di sterilizzazione, il disinteresse alla diffusione di campagne di sensibilizzazione della cittadinanza sulle corrette modalità di gestione del rapporto uomo – animale anche ai fini di evitare episodi di maltrattamento e di abbandono di randagi. 

Se tutto questo è vero in linea generale, lo è a maggior ragione nel Comune di Piazza Armerina, dove mancano interventi strutturali da parte dell’Amministrazione guidata dal dott. Filippo Miroddi, e si assiste ormai al proliferare costante di branchi di cani randagi che circolano per le strade della città, con evidenti ripercussioni sul piano del benessere animale, della sicurezza stradale, della incolumità dei cittadini. 

In questo ultimo senso deve purtroppo rilevarsi che non si discute di remote possibilità, ma di concreti episodi di aggressione avvenuti ai danni di incolpevoli cittadini da parte di cani che sono lasciati circolare senza interventi di recupero, senza assistenza veterinaria, senza assicurare che gli stessi vengano sfamati. 

Nell’arco di dieci giorni a Piazza Armerina si sono verificati ben due episodi di aggressione da parte di cani randagi, l’ultimo dei quali – accaduto in zona Santa Croce, alla periferia sud della Città - ha coinvolto un cittadino che si recava a recuperare in garage la propria vettura, ed a seguito dell’attacco di un gruppo di cani è dovuto ricorrere alle immediate cure del Pronto soccorso cittadino, con applicazione di punti interni ed esterni (e solo per puro caso non ha riportato conseguenze definitive, visto che un cane lo ha è letteralmente azzannato al braccio).

Nel corso di questi ultimi anni il Sindaco Miroddi è stato puntualmente informato, anche dal sottoscritto (finanche nella veste di legale di diverse associazioni animaliste), della necessità di predisporre interventi mirati al contrasto al fenomeno, a non lasciare che della questione se ne occupino solo privati cittadini iscritti ad associazioni animaliste, dal momento che il cane randagio è, come noto, proprietà dello stesso Sindaco. 

Ovviamente nulla di tutto questo è stato fatto. 

Lo scrivente ha contattato, in data 21 marzo u.s., il dirigente veterinario dell’ASP di Enna, il dott. Ireneo Sferrazza, il quale ha riferito che Piazza Armerina è fra le pochissime Amministrazioni a non aver mai richiesto l’intervento dell’ASP per le sterilizzazioni; peggio, lo stesso dott. Sferrazza al termine della conversazione telefonica ha poi ascoltato l’Assessore al ramo, il sig. Carmelo Gagliano, il quale ha affermato – sempre al dott. Sferrazza, che ha poi riferito in merito al sottoscritto – che Piazza Armerina non necessità di interventi diretti a contrastare il fenomeno del randagismo. 

Ciò dimostra che si sia non davanti ad un mero caso di difficoltà amministrativa, ma di scelta che l’Amministrazione guidata dal dott. Miroddi avrebbe compiuto di tralasciare del tutto il problema. 

A venire in secondo piano non è però “solo”, si fa per dire, il benessere animale e la sicurezza dei cittadini, ma gli stessi obblighi di legge che fanno capo al Sindaco individuati a livello nazionale dalla legge 281/1991 e dalla legge 189/2004, ed a livello regionale 15/2000. 

Il risultato ultimo, sono le aggressioni ai cittadini, la presenza di cani in branco per ogni via della Città, la drammatica situazione dei randagi, alcuni dei quali vengono raccolti per le strade ed altri per cui i volontari non fanno neppure in tempo a raggiungere e muoiono di stenti, come testimoniano i post inseriti in rete dai volontari animalisti (nel caso, la responsabile di Animalisti Italiani di Piazza Armerina):

Il mancato rispetto degli obblighi di legge incombenti sul Sindaco in merito alla gestione del randagismo appare integrare la fattispecie di cui all’art. 328 c.p., per l’omissione di ogni tipo di intervento mirato alla soluzione del problema (mancato avvio delle sterilizzazioni, assenza di piani di recupero dei randagi, assistenza alle Associazioni animaliste, mancato monitoraggio dei cani randagi). 

Dal punto di vista oggettivo 

Dal punto di vista soggettivo è necessario che il pubblico ufficiale abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo, dovendo egli rappresentarsi e volere la realizzazione di un evento contra ius, senza che l’omissione trovi alcuna plausibile giustificazione alla stregua delle norme che disciplinano il dovere di azione (Cass., Sez. VI, 22.07.2015, n. 36674); nel caso di specie le sollecitazioni rivolte nel tempo al Sindaco portano inevitabilmente a ritenere che il medesimo avesse piena ed assoluta consapevolezza dei proprio obblighi e nonostante questo abbia scelto di non intervenire. 

In ragione di tutto quanto sopra esposto, presento quindi 

esposto

nei confronti del dott. Filippo Miroddi, nato il 12.08.1956, quale Sindaco di Piazza Armerina (EN), affinchè si accerti l’eventuale sua responsabilità in ordine alla fattispecie di cui all’art. 328 c.p. ovvero per ogni altra che si ravvisi eventualmente nei fatti esposti. 

Chiedo di essere avvisato dell’eventuale richiesta di archiviazione del procedimento ex art. 408 c.p.p., e della richiesta di proroga delle indagini preliminari. 

Con osservanza. 
Enna, 

(Avv. Alessio Cugini)
Portavoce comunale Piazza Armerina
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 



 

   Iscriviti alla nostra Mailing List

>

StartNews.it
Blog
sede:  Piazza Armerina
email: info@startnews.it