[COMUNICATO STAMPA] Trasferiamo alla passata cronaca altre segnalazioni, per evidenziare l’assenza della salvaguardia del nostro centro storico lasciato alla custodia della pubblica fede.
Purtroppo, ci dispiace dovere constatare che le numerose segnalazioni non hanno trovato la minima attenzione. Non per questo la voce dell’Associazione resta in silenzio, continuando senza urlare, con le stesse finalità dell’atto costitutivo di evidenziare fatti e problemi di interesse generale da operare sul nostro patrimonio architettonico.
Oggi giornata del F.A.I., ci aspettavamo tanti turisti per la Città, tenuto conto della ricca storia e di quanti Monumenti Architettonici chiusi che potevano essere aperti e visitati, se programmati da chi ad oggi vive solo di annunci che di misure concrete. Purtroppo, per quello che abbiamo visto con piacere solo in Piazza Duomo che più del solito era visitata da festosi turisti che si adoperavano a fotografare: il Duomo, il Palazzo Trigona, il Monumento del Barone Marco Trigona e tutto l’insieme. Al piacere di vedere i festosi turisti si è passati al non piacere di sentire qualche commento poco lusinghiero, relativo al mantenimento della pulizia del prospetto principale dell’architettonico maestoso Duomo invaso da copiose erbacce, della piccola aiuola che circonda il monumento del benefattore Barone Marco Trigona, che oltre le erbacce, la ruggine supera i disegni degli impareggiabili elementi architettonici dell’inferriata, non trascurando la novità per gli amanti “dell’arte” il prato verde che spontaneamente senza costo aggiuntivo si sta formando nelle insenature del pavimento di cubetti di porfido che adornano la splendida piazza, fino ad arrivare alla base del prospetto del Palazzo Trigona con le notevoli valenze storico artistiche ed architettoniche l’inizio dell’infestazione di erbe spontanee
Se poi si volesse completare, solo per quelle più evidenti è utile ricordare la splendida Piazza Garibaldi, precisamente davanti al Palazzo di Città che anche qui nelle insenature della pavimentazione si nota la crescita di erbacce spontanee.
Non dimenticando il prospetto della Chiesa di San Lorenzo, con il portale barocco e con le due statue dei compatroni della Città, infestato da erbe spontanee e vegetazioni che oltre a presentare notevoli valenze artistiche di epoche diverse posto in bella mostra con il tavolato di protezione vetusto e pieno di chiodi arrugginiti caduto per terra, pericoloso per le persone ed in particolare per i bambini della vicina Scuola Teatini.
Cordialmente
Il Presidente
Basilio Fioriglio
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