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31/05/2017 - 16:01:31

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CALTAGIRONE - IMPIANTO IDRICO DI MAGULI SI VA VERSO UN TRASFERIMENTO DELLA TITOLARITÀ DEI POZZI

Fronte unitario dei comuni di Caltagirone – Grammichele – Licodia Eubea – Mineo - Mazzarrone.


Caltagirone - Impianto idrico di Maguli si va verso  un trasferimento della titolarità dei pozzi     Fronte comune dei cinque centri del Calatino che si approvvigionano d’acqua dall’impianto di Maguli, che si trova in territorio di Vizzini ed è di proprietà dell’Eas, l’Ente acquedotti siciliani in fase di dismissione. Si tratta di Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone e Mineo, che stamani hanno partecipato in Prefettura, a Catania, a una riunione incentrata proprio sulla situazione – acqua in questa parte del Calatino con l’intento di sviscerare e porre rimedio alla criticità. I cinque centri in questione, che ieri si erano riuniti al municipio di Caltagirone per mettere a punto la propria piattaforma di proposte, lavorano a un’iniziativa congiunta che li metta nelle condizioni migliori per continuare a fruire del prezioso liquido assicurato dai pozzi Maguli, evitando pericolosi salti nel buio che, senza un’adeguata programmazione, potrebbero avvenire con il “rompete le righe” dell’Eas.  Allo stato attuale questi impianti forniscono circa 40 litri d’acqua al secondo a Caltagirone, 7 litri d’acqua al secondo a Licodia Eubea e lo stesso quantitativo a Mazzarrone e Mineo. Grammichele, invece, riceve negli ultimi tempi, date le difficoltà idriche vissute dalla comunità, un quantitativo (6 litri d’acqua al secondo) superiore a quello ordinario, che è di 1,6 litri.

    Dall’incontro di stamani in Prefettura – presenti  il commissario liquidatore dell’Eas, Dario Bonanno, i vertici della Sie (Servizi idrici etnei) e i rappresentanti dei Comuni: per Caltagirone il sindaco Gino Ioppolo e il vicesindaco Sergio Gruttdauria, per Grammichele il sindaco Giuseppe Purpora, per Licodia Eubea il sindaco Giovanni Verga, per Mineo l’assessore Anna Blangiforti), sono emersi l’impegno dell’Eas a continuare ad erogare il massimo possibile del prezioso liquido anche attraverso interventi manutentivi allo scopo di prevenire l’insorgere di eventuali problematiche, specie d’estate. Quanto ai pozzi di Maguli, il percorso individuato dal tavolo prefettizio  è quello finalizzato a determinarne un trasferimento della titolarità ai Comuni, per verificarne in un secondo momento forme e modalità di gestione anche alla luce delle novità giurisprudenziali e normative sull’argomento.
    “L’esito della riunione è soddisfacente – ha commentato Ioppolo – perché si è affermata l’idea, sostenuta con forza dai Comuni, del riconoscimento della titolarità degli impianti ai Comuni stessi, considerato imprescindibile per salvaguardarne la destinazione pubblica



 

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