[COMUNICATO STAMPA] Dopo aver costretto il Comune a rimuovere i paletti messi sulla Via Marconi, un vero attentato alla sicurezza di pedoni e macchine (ed in attesa di sapere quanto è costato ai cittadini questo giochetto, cosa che sapremo appena avremo risposta alla nostra istanza di accesso agli atti) siamo costretti a renderci conto dell’assurdità del fatto che questa Amministrazione abbia deciso di dichiarare guerra agli esercenti della via.
E questo prima levando l’area di scarico merci, ora facendo arrivare intimazioni di riduzione dei dehors – installati nello stesso posto e nelle stesse dimensioni di ogni anno – per cui questi commercianti hanno pagato tasse comunali fino all’ultimo centesimo.
L’incapacità di questa Amministrazione, che si è “dimenticata” che sarebbero stati installati legittimamente come ogni anno i dehors, fino al pasticcio di Atrio Fundrò (per cui ci è dimenticati, ancora, del passaggio della processione il 15 agosto), viene quindi riversata su chi cerca solo di svolgere il proprio lavoro, in un’economia martoriata dall’assenza – sempre merito delle Giunte Miroddi – di qualunque programmazione turistica.
Alla beffa, quindi, si aggiunge il danno, e sentiamo di dover prendere le difese di incolpevoli commercianti che hanno la colpa di credere nel centro storico e di non voler abbandonare le loro attività, a cui assicuriamo la nostra vicinanza in questa battaglia di civiltà e contro ogni ingiusta vessazione.
Se oggi non ci sono nuove serrande abbassate lo dobbiamo solo all’attaccamento dei singoli, che devono contrastare non solo la crisi economica, ma anche la confusione ed incapacità amministrativa del Comune; dal prossimo anno promettiamo una programmazione seria ed il rispetto dei diritti degli operatori del settore.
Fabrizio Tudisco
ALessio Cugini
(nella foro un'antica veduta di piazza Marconi)
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