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30/06/2017 - 13:38:15

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IMMIGRAZIONE: TANTO TUONÒ CHE PIOVVE !

Diecine di imbarcazioni giornalmente partono dalla Libia e, non appena si allontanano dalla costa di poche miglia, lanciano l’S.O.S.


IMMIGRAZIONE: tanto tuonò che piovve ! La stampa di oggi ha dato risalto al problema dell’immigrazione con titoli analoghi di questo tipo “ Migranti, Italia pronta a chiudere i porti. Sbarchi insostenibili, Ue  intervenga”. Questo titolo ha richiamato alla mia mente le numerose note pubblicate sull’argomento,  su diverse testate on line. Il 9 ottobre 2013, all’ indomani della  tragedia di Lampedusa, così scrivevo “ Finalmente un rappresentante dell’Europa, il Presidente Barroso accompagnato dal Presidente Letta,è stato in visita a Lampedusa per rendersi conto della situazione, dopo la grave sciagura verificatasi nei giorni scorsi. Mentre Letta ha preso formale impegno di modificare la legge Bossi-Fini, Barroso ha assicurato un forte contributo da parte dell’Europa, sottolineando che la Commissione da lui presieduta non può interferire con la sovranità degli Stati.

Questa espressione di comodo non ha avuto alcun effetto. Con la stessa nota, formulata quando nella Libia si era creato un clima di normalità, suggerivo di “ Creare in Libia un centro di accoglienza per coloro i quali sono costretti ad emigrare e, dopo avere registrato la loro identità, trasportarli con una nave in uno o più porti del nord, agevolandoli nel raggiungere gli agognati Paesi che temono di perdere parte della loro sovranità”
Il 20 marzo 2015, con altra nota pubblicata sempre sugli stessi giornali on line scrivevo “ Mi ha molto sorpreso la dichiarazione del Ministro Alfano il quale, commentando le notizie che circa un milione di persone sono in attesa di iniziare il lungo viaggio per raggiungere le coste siciliane, ha dichiarato che bisogna fermare in Libia questo previsto esodo, Ci sino voluti circa venti mesi ( richiamando la mia nota del 9 ottobre 2013) perché il Ministro degli interni affermasse la necessità di coinvolgere la Libia, proprio in questo momento difficile per la situazione interna che quel paese attraversa; oggi è molto più difficile di venti mesi fa.” 

Queste mie valutazioni sono state portate all’attenzione del nuovo Ministro degli Interni on Minniti, con altra nota pubblicata il 10 gennaio 2017.
Nessuno ha considerato un aspetto di grande interesse che riguarda il problema della migrazione.
All’inizio i trafficanti si servivano di vecchi natanti che raggiungevano Lampedusa e che a Lampedusa venivano distrutti.
Oggi assistiamo all’arresto di qualche scafista, senza considerare che la nuova gestione di sorveglianza illuminata dall’Europa, pesantemente curata dall’Italia con costi rilevantissimi, ha agevolato e continua ad agevolare le grosse speculazioni a danno   dei migranti.
Diecine di imbarcazioni giornalmente partono dalla Libia e, non appena si allontanano dalla costa di poche miglia, lanciano l’S.O.S. servendosi di telefoni satellitari, sapendo che a poca distanza stazionano navi pronte ad intervenire.
Questa situazione ha notevolmente aumentato il flusso delle migrazioni, continua a procurare ingenti profitti alla malavita della Libia e dell’Italia e non finirà mai, se l’Italia continuerà ad accettare supinamente gli ordini provenienti dell’Unione Europea, di quell’Europa sempre molto rigida nei nostri confronti ed assolutamente impotente quando richiede ai paesi della comunità un’ equa distribuzione dei migranti.
E’ indispensabile, ormai, metter un punto fermo nel tentativo di normalizzare una situazione che giornalmente si fa sempre più difficile.



 

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