La vittoria e l'elezione alla presidenza della regione Sicilia di Nello Musumeci, candidato del centrodestra, è netta: per lui il 39,9% dei voti. Staccato ampiamente (oltre 100mila voti di differenza) il candidato del M5s Giancarlo Cancelleri al 34,6%. Si deve accontentare del 18,6% il candidato sostenuto dal Pd, Fabrizio Micari. Dietro di lui il candidato della sinistra Claudio Fava con il 6,1%. Arriva allo 0,7% Roberto La Rosa, candidato per il movimento indipendentista ‘Siciliani liberi’.
La vittoria del centrodestra è arrivata grazie ad una proposta unitaria di una coalizione che ha trovato un accordo tra le varie anime che la compongono solo nelle ultime settimane. E’ possibile che tanta improvvisazione non sia stato un ostacolo al successo ottenuto o, se vogliamo dirla in maniera diversa, è possibile che i siciliani abbiano deciso solo negli ultimi giorni di abbandonare l’idea di un voto ai cinque stelle che fino a poco tempo fa i sondaggi davano vincenti con oltre il 45% dei voti? Da questo punto di vista la sconfitta del movimento di Grillo è ancora più cocente di quella del Partito Democratico. Una sconfitta che molto probabilmente rappresenta un punto di svolta per i pentastellati che pagano a caro prezzo le gestione fallimentari nei vari comuni conquistati in Italia e soprattutto l’immobilismo romano della sindaca Raggi. I siciliani hanno capito quale sarebbe stato il futuro amministrativo e politico dell’Isola se Cancelleri avesse varcato da vincitore la soglia della presidenza della Regione e, in molti casi otturandosi non l’intero naso ma una sola narice, hanno preferito ridare fiducia e votare la proposta berlusconiana con relativi impresentabili ma con la garanzia di aver messo una persona onesta e capace come Nello Musumeci alla guida della Regione.
Di Maio in queste ore parla di onda lunga che si abbatterà sulle spiagge delle prossime elezioni nazionali travolgendo tutti i partiti ma in realtà c’è la possibilità che gli unici travolti possano essere solo loro. I siciliani hanno dimostrato di essere attenti alle vicende politiche e molti di loro hanno preferito protestare non votando anziché affidare la regione al Movimento 5 Stelle e a un Grillo che dichiarava solo qualche giorno fa di voler fare “esperimenti” ammettendo indirettamente di non fidarsi molto dei suoi.
A proposito di politicamente impresentabili ve ne segnalo potenzialmente due. Il primo è lo stesso Cancelleri. Il nisseno ha dichiarato che non telefonerà a Musumeci per congratularsi. E’ un gesto che si commenta da solo. L’altro potenziale impresentabile è Di Maio che ha disdetto il confronto tv con Renzi. Anche questo è un gesto che non merita commenti. Decidete voi se sono più o meno impresentabili.
Credo che in questi due atteggiamenti negativi ci sia un po’ tutta la filosofia di base del Movimento 5 Stelle. Per fortuna i siciliani se ne sono accorti. Auguri Nello
Nicola Lo Iacono
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