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11/01/2018 - 10:06:12

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L'ASSOCIAZIONE “ PROGETTO PIAZZA ARMERINA” DI BASILIO FIORIGLIO SULL'ABBANDONO DEL CENTRO STORICO.

Una lettera aperta:Ritorniamo a rappresentare alcuni aspetti e condizioni del nostro centro storico, patrimonio culturale ormai abbandonato al proprio destino


L'associazione “ Progetto Piazza Armerina” di Basilio Fioriglio sull'abbandono del centro storico. L'Associazione “ Progetto Piazza Armerina”, per voce del suo presidente Basilio Fioriglio,  ha inviato una lettera aperta al sindaco  Filippo Miroddi, al soprintendente ai Beni Culturali di Enna al diretore del Polo Museale dei siti archeologici di Piazza Armerina-Aidone. Questo il contenuto 

 Ritorniamo a rappresentare alcuni aspetti e condizioni del nostro centro storico, patrimonio culturale – architettonico protagonista della lenta agonia, ormai abbandonato al proprio destino, alla fierezza, alla maestosità dell’architettura e dell’assetto urbanistico di una volta si è contrapposta l’indifferenza. Su questo patrimonio vogliamo confrontarci per essere smentiti o per essere ascoltati per valorizzarlo iniziando anche con piccoli passi, l’importante è camminare e capire che ogni giorno che trascorre non si recupera più quello che si è perso con ulteriore perdita per la nostra Piazza Armerina. La Città avrà un futuro solo se lavoreremo per sconfiggere le difficoltà e le incomprensioni. Prendiamo atto che le numerose segnalazioni non hanno trovato la minima attenzione dagli organi Istituzionali competenti, che vivono più di annunci che di misure concrete, ma tanto non ci fa demordere.

Forse si è così abituati alle meraviglie che ci circondano al punto di non saperli apprezzare lasciando il tutto allo status quo, mentre altri paesi con molto meno si innalzano a centri culturali. Alcuni esempi di ristrutturazione con la manomissione dell’ambiente storico realizzate con errati interventi , vedi gli scalini con pietra lavica della più antica Chiesa della Città, S. Martino di Tours e la Piazza Gen. Giunta, importante punto di riferimento del quartiere Monte ( si affaccia il Palazzo dei Marchesi di Roccabianca) la pavimentazione è stata realizzata con mattonelle di asfalto diventate un colabrodo, rattoppate con altro materiale e nelle pregiate colonnine di pietra sono state collocate come inferriata di protezione tubi generalmente usati per realizzare nell’edilizia ponteggi, forse affascinati dal moderno come tante atre vie del centro storico sono stati bitumati. Riteniamo urgente soffermarci, alla disattenzione di chi dovrebbe sorvegliare e intervenire d’ufficio, augurandoci che almeno per la splendida Piazza Cattadrale con la già discutibile pavimentazione con cubetti in porfido si accendono i riflettori, ritenuto che per effetto della mancata manutenzione alcuni cubetti si sono staccati. Qualche mese addietro è stato fatto un intervento con il bitume e cemento.. senza attenzionare l’ulteriore aggravamento.


Difatto continuando la disattenzione tanti altri cubetti si sono staccati, anche per la tipologia della posa in opera, avendo la cucitura ad incastro, diventa conseguenziale il processo di apertura seguitando a scollarsi. Non si può trascurare la novità ( già segnalata nel mese di Marzo) che influisce negativamente sulla tenuta dei detti cubetti di porfido “ il prato verde ” erbacce che spontaneamente continuano ad insenarsi nella pavimentazione. Speriamo che non fa parte della strategia negativa di non vedere nemmeno l’evidenza, auspicando che si intervenga subito prima di arrivare all’irreparabile. Questa Associazione come ha fatto nel passato non resterà in silenzio, continuerà a segnalare le manomissioni dell’ambiente architettonico, atte al miglioramento e alla conservazione del patrimonio architettonico - culturale per renderli più completi alla fruizione artistica di cui sono stati costruiti e quindi più rappresentativi della loro bellezza. Auguriamo che le istituzioni locali unitamente alla Soprintendenza BB.AA.CC.,agiscono urgentemente per verificare le misure e gli interventi conservativi da attuare, evitando che sia messo in pericolo l’arredo urbano della richiamata Piazza Cattedrale. 

Il Presidente Basilio Fioriglio



 

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