Sono le 19 di venerdi, mi dirigo verso l’Istituto “Majorana-Cascino” dove si celebra la notte bianca dei Licei Classici un po’controvoglia. Entro nella scuola non curandomi molto delle persone presenti all’ingresso. Due ragazze dell’accoglienza mi invitano a visitare i “laboratori”, salgo al primo piano e comincio a rendermi conto della portata dell’evento. Studenti e famiglie affollano i corridoi, aule aperte e allestite ognuna in modo diverso, liceali in abbigliamento d’epoca che accolgono gli ospiti. Incuriosito, mi avvicino ad un’aula: salve Signore, mi chiamo Platone- così mi saluta un giovane liceale in tunica – e mi invita ad entrare.
Mi faccio spazio e vedo due studentesse anche loro in tunica che spiegano i miti della caverna e della biga alata, l’illusione della conoscenza e la reminiscenza dell’anima. Continuo il percorso, sento recitare versi in greco e latino,spiegare autori e opere, incontro Omero e Orazio e mi succede una cosa strana. Mi capita di tornare indietro e di incontrarmi giovane studente del liceo classico alle prese con Platone. Il mito come parabola ebraica, i dialoghi come ricerca della virtù, del bene e della verità. Provo una sensazione di piacere e di appartenenza. Mi verrebbe voglia di sfogare l’eccitazione gridando a gran voce: signori, benvenuti nel Mondo Classico, scuola di pensiero e di educazione alla conoscenza.
In nessun colloquio di lavoro ti chiederanno di Platone o di Euripide ma imparare a districarsi fra loro, allena a pensare, a strutturare e organizzare il pensiero e questa, è attività pesante e fastidiosa ma ancora utile.
Torno giù, al piano terra e prendo posto nell’aula magna dell’Istituto. Straordinaria la presentazione dell’evento e la partecipazione. Una successione di spettacoli e letture che si protrae oltre la mezzanotte e raggiunge la sua apoteosi con la rappresentazione delle Troiane di Euripide. Potente il messaggio, coinvolgenti le musiche originali e la coreografia, favolosa l’interpretazione dei ragazzi.
Un’emozione unica. Una serata davvero… particolare.
Innocenzo Di Carlo
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