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27/02/2018 - 09:40:05

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IL VOTO DI DOMENICA. L'IMPORTANTE È PARTECIPARE E DIRE NO AL POPULISMO.

Il momento storico vorrebbe che andassimo a votare in massa soprattutto per difendere la democrazia da un assalto congiunto di populisti, estremisti e nostalgici


Il voto di domenica. L'importante è partecipare e dire NO al populismo. Ci siamo, domenica alcuni di noi andranno alle urne per decidere il futuro della nostra bellissima Italia. Alcuni, non tutti. Si ci attende un’astensione molto alta, per cui a decidere chi deve governare sarà la metà degli italiani, l’altra metà, come Ponzio Pilato, se ne laverà le mani. Occorre però precisare che chi ha preso la decisione di non votare non esercita un proprio diritto ma viene meno ad un dovere sancito dalla Costituzione. Se si vuol esprimere il proprio imbarazzo di fronte alle varie proposte elettorali, se non si è d’accordo con nessuno dei partiti, si può sempre annullare la scheda o riconsegnarla intonsa. Chi non si reca alle urne in realtà non protesta ma offende la Costituzione e il sacrificio di chi ha immolato la propria vita per le leggi democratiche che governano questo Paese.

Chi vota avrà pieno diritto a criticare le scelte del futuro governo, a lamentarsi, a chiedere confronti e animare discussioni. Chi non si reca alle urne, visto che sarà stato inerte  giorno 4 marzo, dovrà in silenzio lasciare discutere ed agire chi come noi ci avrà messo la faccia. Gira un detto in questo momento su Internet: “chi vota parla, chi non vota pirla”

Eppure il momento storico vorrebbe che andassimo a votare in massa soprattutto per difendere la democrazia da un assalto congiunto di populisti, estremisti e nostalgici che mirano a stravolgere la nostra vita. Il pericolo c’è, esiste ed è reale. Un buon 30 percento degli elettori si sta recando alle urne con l’idea che esista la “formula magica” che può migliorare tutto in pochi giorni. Sono stati ipnotizzati da campagne elettorali che in Italia durano anni e in cui si promette di tutto e di più. Sono i creduloni della politica, quelli che sperano che qualcuno arrivi e dica loro per il solo fatto di esistere di aver diritto ad uno stipendio o ad una indennità. Sono quelli che contribuisco a far girare attraverso internet notizie false, create proprio per chi non avendo la cultura necessaria o mancando di spirito di osservazione crede che qualunque cosa abbia la parvenza di una informazione illuminante debba essere condiviso. Sono quelli che pensano che possa esistere una razza pura di politici senza macchia che sono e saranno per sempre onesti. Insomma sono degli illusi che però rischiano di portare al governo forze politiche che non potendo realizzare quello che promettono saranno costrette in qualche modo ad intervenire sulle leggi democratiche e sul diritto di esprimere la propria opinione. Funzionò così anche all’inizio del novecento quando il partito fascista vinse le elezioni. 

Ho già detto su queste pagine che, ripredendo un antico concetto di saggezza popolare,  mi otturerò il naso e voterò per un partito tradizionale, perché è sempre meglio mantenersi il più lontano possibile dal populismo che come la storia ci insegna è l’anticamera di forme di governo totalitarie. I siciliani hanno già dimostrato di essere meno disincantati di altri, di credere meno alle favole, ai partiti che promettono l'irrangiungibile, speriamo che mantengano la stessa linea.

Nicola Lo Iacono



 

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