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10/08/2009 - 17:52:16

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INTEGRALISMO ANIMALISTA CONTRO IL PALIO. E’ SOLO UN’OCCASIONE PER FARSI PUBBLICITA’?

L’integralismo , di qualunque natura sia, è un danno per l’umanità anche perché crea preconcetti alla cui base stanno idee condivisibili ma che estremizzate portano a comportamenti e atteggiamenti ...


INTEGRALISMO ANIMALISTA CONTRO IL PALIO. E’ SOLO UN’OCCASIONE PER FARSI PUBBLICITA’?

L’integralismo , di qualunque natura sia, è un danno per l’umanità anche perché crea preconcetti alla cui base stanno idee condivisibili, ma che estremizzate portano a comportamenti e atteggiamenti  aberranti. Ci dispiace ammetterlo, ma questo è il comportamento che spesso notiamo in chi , come la LAV, tentando di difendere i diritti degl’animali, finisce , pur partendo da presupposti corretti e condivisibili, per scadere in questioni di principio che ne screditano l’azione.
Come ogni anno puntuale , proprio pochi giorni dall’inizio del Palio dei Normanni, l’associazione animalista , in un suo comunicato, sostiene che durante la giostra del saraceno i cavalli sarebbero sottoposti a “sevizie”: un’affermazione che è palesemente falsa visto che gli organizzatori della giostra si sono premurati di far rispettare tutte le norme in materia , comprese le ultime emanate dal ministero della sanità pochi giorni fa.
Mi sembra , a volte, che alcune azioni siano più legate alla necessità di dimostrare un certo operato sul territorio che al rischio corso dai cavalli, i quali disputano una giostra compiendo un giro attorno ad un campo in terra battuta, in una competizione in cui la velocità di esecuzione non premia. In realtà si tratta più di una esibizione che di una competizione, a differenza di pali come quello di
Siena dove  è determinante la velocità del cavallo e nel quale viene messa a rischio  l’incolumità dell’animale. Tutto questo è stato ripetuto più volte ai responsabili della LAV che continuano a fare orecchie da mercante, tanto da suscitare forti dubbi sulle motivazioni del loro intervento.
Per capire fino a che punto i cavalli nel Palio vengano rispettati basti pensare che è vietato l’uso di frustini e di speroni e se qualche cavaliere dovesse eccedere nell’incitamento al proprio animale verrebbe subito penalizzato dalla giuria. Durante le prove , alle quali noi abbiamo assistito, non si è mai verificato alcun incidente anche perché, dopo aver compiuto un tragitto di circa 40 metri al galoppo, è fatto obbligo ai cavalieri di far rallentare i cavalli  e portarli al trotto. Siamo lontani dunque dalla sevizie di cui parla la LAV e di cui non vi è traccia se non in quell’immaginario integralista in cui alcune volte cade l’associazione.

Nicola Lo Iacono



 

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