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11/10/2007 -

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BARRAFRANCA - COMUNICATO STAMPA

Il Sindaco Marchì non ha lasciato debiti ma unmilionesettecentocinquantamila euro ) di risparmi


COMUNICATO STAMPA Il Sindaco Marchì non ha lasciato debiti ma unmilionesettecentocinquantamila euro ) di risparmi Al fine di portare chiarezza ed evitare che qualche titolone giornalistico possa ingenerare equivoci riteniamo opportuno ricostruire storicamente e documentalmente l’intera vicenda dei debiti fuori bilancio del comune di Barrafranca lasciando all’intelligenza del lettore e dell’opinione pubblica il giusto ed obiettivo giudizio . Nell’ultima seduta di Consiglio comunale sono state approvate le variazioni del bilancio 2007 per una manovra complessiva di circa 848.875,20 euro sia in entrata che in uscita (debiti fuori bilancio). Le entrate ( somme disponibili ) erano costituite per euro 436.604,59 quale avanzo di amministrazione al 31/12/2006, per euro 342.813,84 quali proventi del canone idrico dell’anno 2002 e, per euro 69.456,78 quale somme disponibili per la stabilizzazione del personale. Somme, quindi, che la attuale amministrazione ha trovato nelle casse comunali. Il Consiglio Comunale ha potuto , quindi, dopo approfondito dibattito e nostra inconfutabile e dettagliata relazione, prendere atto che l’intero importo è disponibile ad essere utilizzato per il pagamento di tutti i debiti fuori bilancio accertarti ed emersi ad oggi . La proposta di delibera di G.M , presentata dall’attuale amministrazione, attesta che tutti i debiti fuori bilancio emersi ammontano ad euro 961.570,96 che possono essere pagati per 848.875,20 con le somme già disponibili e per la restante somma pari a euro 112.695,76 con le somme derivanti dal canone idrico relativo all’anno 2003. Il comune deve ancora incassare , cioè, nei prossimi mesi i canoni idrici relativi agli anni 2003/2004/2005/2006/ 2007 (344.679,58 euro per ogni anno per 5 annualità ) pari al’incirca a unmilionesettecentocinquantamila euro ) che non sono stati incassati causa - come è facile rilevare dalle delibere consiliari e dai rilievi del Collegio dei Revisori dei Conti - la mancata approvazione delle tariffe da parte del Consiglio Comunale . Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio durante la discussione è chiaramente emerso che non vi è alcuna responsabilità da parte dell’Amministrazione e che la gran parte dei debiti ( circa 460.000,00 euro) derivano da obblighi di legge per il pagamento di tributi alla regione e a Sicilia ambiente per il servizio di igiene urbana , altri (duecentocinquantamila) per il pagamento di parcelle a geologi e professionisti incaricati negli anni precedenti alla amministrazione Marchì a seguito di sentenze di condanna da parte del Tribunale. Gli altri debiti (circa 100.000,00 ) derivano per il pagamento di parcelle a favore degli avvocati dal 1993 ad oggi per la difesa del comune e che non potevano essere evitati in quanto la imputazione iniziale della spesa doveva per forza essere provvisoria rispetto a quella finale , parcelle regolarmente vistate dall’ordine degli avvocati, sicuramente maggiore rispetto a quella iniziale. Altri debiti si riferiscono ad irregolari pagamenti di cantieri regionali di lavoro del 1989 , altri per pagamenti gettoni di presenze commissioni commercio, barbieri, mercato, ecc. Per quanto riguarda i debiti (euro 33.000,00 ) nei confronti del C.S.R per la continuazione del servizio a favore dei soggetti disabili e per le loro famiglie così come per la quota associativa a favore dell’Università di Enna pari a euro 51.645,69 sono orgoglioso di potermene assumere la responsabilità non avendo avuto la possibilità di pagare regolarmente con il bilancio corrente. Il comune di Barrafranca , così come hanno attestato i capi settori alla data odierna, non ha “ ulteriori altri debiti fuori bilancio” ed è - come attestato dal parere favorevole espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti - in buona salute finanziaria e non corre alcun pericolo di dissesto finanziario così come confermato dalla presa d’atto degli equilibri di bilancio ai sensi dell’art.193, 1 e 2 comma del d.lgs 267/2000 . Per chi si intende di gestione amministrativa è facile comprendere che è fisiologico il formarsi negli anni ,in tutte le amministrazioni,di debiti fuori bilancio senza alcuna responsabilità delle amministrazioni precedenti. Anche la mia amministrazione ha dovuto far fronte , al momento dell’insediamento nel 1998 , a debiti per quasi unmiliardo e seicento milioni derivanti da espropri per aree, per le case popolari, per la costruzione di strade ,per parcelle professionisti o ha dovuto subire pignoramenti vari a seguito di sentenze che condannavano il comune al pagamento di ingenti somme relative a vicende prima del 1997. Da quanto sopra appare chiaro, quindi, che tutti i debiti fuori bilancio verranno pagati con parte delle risorse economiche lasciate dall’Amministrazione Marchì. Ciò significa che , per dieci anni consecutivi e senza alcuna interruzione, siamo riusciti a garantire , la erogazione dell’acqua senza incassare una lira dai cittadini, così come gli stipendi a tutti i dipendenti comunali, i pagamenti a tutti i fornitori , a tutte le imprese . Pur in mancanza di queste liquidità abbiamo scelto di anticipare per tre volte consecutive le somme necessarie per il pagamento degli stipendi agli operatori ecologici , superando pareri contrari con atti di indirizzo politico ,mentre altri per pura demagogia invitavano i cittadini a non pagare. Così come abbiamo scelto di fare altre anticipazioni a favore della stabilizzazione degli articolisti o per dare concreta solidarietà ai lavoratori del reddito minimo di inserimento. Ci siamo sforzati di amministrare la città come fa il buon padre di famiglia , garantendo i servizi essenziali , provvedendo alla autoriduzione delle indennità , risparmiando sulle spese per consulenti o esperti, abbattendo le spese relative alle missioni degli amministratori e dei dipendenti,azzerando tutti gli affitti che il comune pagava per gli affitti di scuole, uffici,palestre,locali ,garages ecc,. Abbiamo costruito scuole, piazze , strade, impianti di pubblica illuminazione,impianto metanizzazione, depuratori, uffici comunali, cimitero, ecc.. senza indebitare di una lira il comune e senza , quindi, gravare sulle tasche dei cittadini . Per noi le tasse non sono bellissime. Non abbiamo istituito la addizionale IRPEF , abbiamo mantenuto l’ICI sulla casa all’aliquota più bassa (4 per mille ) , abbiamo mantenuto ai minimi livelli gli oneri di urbanizzazione , abbiamo mantenuto al comune la gestione del servizio idrico garantendo canoni bassissimi per i cittadini,ecc.. In economia e nel rispetto di tutte le imprese locali che hanno partecipato a regolari gare di appalto abbiamo realizzato centinaia e centinaia di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle scuole, nel cimitero, nella rete idrica, negli uffici comunali ,per le strade vicinali . Abbiamo utilizzato i lavoratori del reddito minimo in progetti utili alla città grazie ai quali abbiamo risparmiato vari milioni di euro che sarebbero stati necessari per pagare la manodopera. I cantieri di servizio, che abbiamo personalmente inventato , hanno consentito di portare a Barrafranca più di 15 milioni di euro e consentiranno fino al 2009 un incasso pari a unmilioneseicentomila euro annui in grado di garantire un sussistenza economica a più di 300 famiglie. Abbiamo lasciato un patrimonio enorme di edifici pubblici,progetti già finanziati per la realizzazione del PALAGIOVANI,del progetto già appaltato del CENTRO Sociale sopra “I PUTIEDDI” di piazza F.lli Messina, del nuovo Depuratore sud già completato, campetti polivalenti sportivi,ecc. o progetti per la sistemazione del quartiere Gurretta a sud del campo sportivo, la sistemazione della ex pretura finanziabili con la CC.DD.PP , ecc. Siamo orgogliosi di poter affermare e siamo pronti a sfidare chiunque che , in tutti questi dieci anni,non abbiamo indebitato di una lira il comune e abbiamo sempre dato regolare e certa copertura economica e finanziaria a tutti gli atti deliberativi e non abbiamo mai riferito la copertura finanziaria ad entrate di futura ed incerta acquisizione ma , come voluta tassativamente dalla legge a pena di nullità , ad una copertura certa , attuale e tradotta in un formale impegno di spesa sul relativo stanziamento con conseguente accertamento della totale capienza nel competente capitolo. Da amministratore ma soprattutto da cittadino che ama la propria città auguro , con la massima sincerità , che l’attuale amministrazione possa fare molto di più , lavorare serenamente utilizzando al meglio l’enorme patrimonio attivo ereditato , continuare sulla strada della economicità e del risparmio, portare tanti altri finanziamenti per la realizzazione di opere , garantire i servizi essenziali alla nostra gente . Avv. Totò Marchì ( ex sindaco ed attuale consigliere comunale)



 

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