L'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Pier Carmelo Russo, ha scritto una lettera al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo e all'assessore per l'Economia, Gaetano Armao, per chiedere che trovi immediata applicazione in Sicilia il decreto emanato lo scorso 6 ottobre dal Ragioniere generale dello Stato, che prevede la regionalizzazione del patto di stabilita' "orizzontale". Tale meccanismo, che non comporta alcun costo per l'amministrazione regionale, prevede che gli enti locali che dispongono di risorse finanziarie, che non possono pero' impegnare perche' vincolati dal Patto, le cedano ad altri che, viceversa, possono spenderle non avendo raggiunto la soglia prevista. "Cio' - sottolinea Russo - determinerebbe una crescita complessiva della spesa, consentendo di superare quel collo di bottiglia che oggi e' rappresentato dal Patto di stabilita' e che finisce per soffocare lo svil uppo. Si potrebbe, infatti, ottenere un sensibile aumento degli investimenti produttivi oltre che una maggiore rendicontazione della spesa nei confronti della Comunita' economica europea". La regionalizzazione del Patto di stabilita' e' stata gia' sperimentata in Piemonte e in Emilia Romagna. Qui, in particolare, ha movimentato nel 2010 una spesa di diversi milioni di euro.Nel corso di una riunione convocata oggi nei locali dell'assessorato, Pier Carmelo Russo ha chiesto e ottenuto la convinta adesione all'iniziativa di tutte le organizzazioni datoriali, sindacali e di rappresentanza delle autonomie locali, tra le quali l'Anci, l'Urps, l'Ance, Cgil, Cisl e Uil.
Per quanto concerne il Patto di stabilita' "verticale", pur esprimendo apprezzamento per l'iniziativa del governo regionale che ha gia' inserito nella finanziaria una specifica norma, e' stata tuttavia sottolineata la necessita' di procedere all'elaborazione di un autonomo disegno di legge cui venga accordata assoluta priorita'.
Con il Patto "verticale" la Regione mette a disposizione degli enti locali del proprio territorio, una quota di risorse al fine di agevolare i pagamenti in conto capitale nei confronti dei fornitori.
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