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01/07/2012 - 12:05:37

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PIAZZA ARMERINA: DENIGRATA E MORTIFICATA DA POLITICI VECCHI E NUOVI IN CERCA DI POTERE.

La nostra città è bella, piena di opportunità e di persone attive e generose. Non date credito a chi ve ne parla male. Una ‘’lettera aperta’’ ai piazzesi



Siamo orgogliosi di Piazza Armerina. Lo affermiamo con l’orgoglio di essere abitanti di una città viva, ricca di opportunità e di cittadini operosi. Lo affermiamo con la fermezza di chi questa città la conosce bene, ne conosce i pregi e i difetti, le grandi potenzialità e i piccoli inganni. Siamo orgogliosi di essere piazzesi, siamo orgogliosi della nostra città, dei nostri monumenti, degl’angoli preziosi che raccontano una storia infinita. Siamo orgogliosi dei nostri concittadini, dei commercianti che ogni mattina alzano le loro saracinesche, della laboriosità e capacità degl’artigiani, degli impiegati che svolgono il loro dovere, degl’insegnanti che si impegnano con i nostri figli. C’è molto in questa città, molto di più di quello che si possa immaginare.

Per questo quando la politica per perseguire i propri fini elettorali tenta di stravolgerne l’immagine attraverso la strumentalizzazione delle piccole contraddizioni , ingrandendo i problemi o mistificando la realtà ci sentiamo offesi, perché si offre all’opinione pubblica, non solo piazzese, l’idea di una luogo squallido, invivibile, abitato da gente che nutre poco rispetto per le proprie radici e per la propria città.

Ci capita di frequente di ricevere comunicati da parte di organizzazioni politiche e sindacali che parlano di una Piazza Armerina allo sfascio, morta, “ridotta in una condizione di invivibilità” e che raccontano molto spesso situazioni marginali come la mancanza di un marciapiede, la pulizia di una villa comunale o di una strada con qualche buca. Comunicati che testimoniano solo come per la bramosia di potere si è disposti a offendere la dignità dell’intera comunità armerina. In queste persone non c’è amore per il luogo dove vivono. E’ chiaro, evidente, scontato che vi sono aspetti che vanno curati, situazioni che vanno risolte, ma ciò che per alcuni sono solo problemi, per gente come noi, che questa città la ama, rappresentano opportunità di sviluppo e di crescita.

Da questo punto di vista guardiamo con terrore alla prossima campagna elettorale in cui si tenterà di screditare l’intera città pur di far credere ai cittadini di essere ‘’la soluzione’’ a tutti i loro problemi. Dal palco in piazza Falcone-Borsellino o dai vari blog politicizzati disprezzeranno Piazza Armerina, la mortificheranno pur di prendere qualche voto in più e soddisfare così la loro bramosia di potere , legittima, ma spesso esasperata. Sono i “corvi” e gli “sciacalli” , assieme ai politici in cerca di potere, che nell’era di internet lanciano i loro strali attraverso la Rete, a perpetrare un continuo massacro di questa città e molto spesso le due figure si fondono generando un unico mostro che denigra, condanna, giudica.

Prendetevi qualche ora del vostro tempo, guardate questa città come se fosse la prima volta, attraversatela da nord a sud. Dai boschi della Bellia alla piazza Cattedrale. Alzate lo sguardo, osservate tutto ciò che si para davanti ai vostri occhi , non potrete non essere orgogliosi di ciò che vedrete. Il verde , l’aria salubre, i viali alberati, la storia raccontata dagl’antichi palazzi, le vetrine dei negozi, i vecchi quartieri, la struggente atmosfera notturna del centro storico. Confrontate Piazza Armerina con le altre città della Sicilia, con i comuni vicini, stilate una vostra classifica e vedrete che, se sarete stati oggettivi, non potete che porre ai primi posti il luogo dove vivete.

Certo, queste argomentazioni verranno strumentalizzate per dimostrare che il nostro è un parere interessato. Ne abbiamo piena consapevolezza. Per fortuna la nostra storia, ormai lunga cinque anni, dimostra l’esatto contrario, ma sappiamo anche che l’amore per questa città ancora una volta verrà interpretato da chi è in malafede come una scelta politica. Corriamo questo rischio in nome dell’amore per Piazza Armerina e sicuri che i nostri lettori più fedeli e tutti coloro che provano i nostri sentimenti e le nostre emozioni sapranno vedere al di là del “dito che punta alla luna”.

La verità è un’altra ed è l’unica verità. Negl’ultimi trent’anni questa città è cresciuta, si è evoluta, ha mantenuto alto l’ardore culturale con cui affronta e risolve i problemi. Ogni sindaco che si è succeduto ha portato vantaggi a questa città . Dal professore Nicola Di Vita, che fu l’artefice della metanizzazione a Carmelo Nigrelli, passando per Furnari, Sottosanti, Velardita e Prestifilippo. Tutti si sono impegnati , tutti hanno avuto risultati tangibili. Ci sono stati anche grandi errori, a volte consapevoli a volte meno, ma tutti hanno amato questa città e sul loro impegno non ci possono essere discussioni. Tutti hanno affrontato la gestione della città con un baglio di promesse, alcune mantenute, altre no. Tutti meritano il massimo rispetto.

Quando le parole non bastano per fortuna ci sono i numeri. Dal 2005 al 2011 il reddito medio a Piazza Armerina è cresciuto del 26,1% , contro una media regionale del 25% (dati Istat) . Nonostante la crisi il rapporto aziende avviate e chiuse è pari a zero. Questo vuol dire che nonostante tutto lo spirito imprenditoriale permane, soprattutto nei giovani che non vanno via con la facilità con cui si pensa. L’età media delle popolazione è infatti di 40,2 anni , rispetto ad una media nazionale di 41,0 . Anche i numeri mettono impietosamente in evidenza problemi che chiedono interventi urgenti, ma come abbiamo già detto anche qui occorre vedere i problemi come potenzialità inespresse.

A parte l’aspetto economico, quello monumentale e l’aspetto produttivo vi è quello culturale. In questa città vi sono talenti e uomini di cultura, persone che sanno esprimere attraverso l’arte le proprie idee, giovani che ogni giorno si impegnano per migliorare le loro capacità. C’è amore per la musica, per la pittura, il ballo, per la poesia, per le tradizioni: un patrimonio di risorse umane inestimabile.

In conclusione quando alcune volte ci capita di sentire nei bar, nelle segreterie di partito o nei comizi gente che denigra questa città solo per piccoli particolari insignificanti ci viene difficile soffocare la rabbia. Nei prossimi mesi sentirete tanti piazzesi parlare male della loro città solo perché interessati alla campagna elettorale o a conquistare una poltrona e quando lo faranno guardateli con sospetto, perché se non hanno oggi riguardo per Piazza Armerina, per la sua storia e per la sua gente, chiedetevi perché dovrebbero averlo dopo.



 

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