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24/10/2012 - 09:00:36

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VOTAZIONI: L’ASTENSIONISMO AIUTA LA POLITICA CLIENTELARE E DEL MALAFFARE. VIGLIACCHERIA SOCIALE

E' un’arma a disposizione del cittadino ma è rivolta verso se stesso.



Non andare a votare non è un atto di protesta, non lo è mai stato e mai lo sarà. L’astensionismo sarà un grande aiuto soprattutto per quei politici disonesti che tutti odiamo, sarà un aiuto per la mafia e soprattutto non produrrà alcun effetto se non quello di svalutare quella parte del popolo siciliano che vuole con le regole della democrazia cambiare qualcosa.


Per renderci conto del danno che potrebbe portare l’astensionismo basta fare un esempio. Prendiamo il caso di un quartiere popolare e inquinato dalla mafia di una qualunque delle città siciliane, supponiamo che i residenti siano per la metà in mano ai mafiosi che, come si sa,  possono controllarne il voto (i metodi illegali ci sono e tutti li conoscono) e supponiamo che nella circoscrizione vi sia un candidato “vicino” alle posizioni del boss della zona. Domenica gli elettori “controllati” andranno con certezza a votare, un’altra parte dell’elettorato si recherà alle urne per esprimere un voto libero da condizionamenti, un’altra parte non si recherà alle urne perché ha deciso di “protestare”. Questi ultimi elettori avranno solo raggiunto lo scopo di indebolire la parte sana della popolazione e consegneranno la vittoria elettorale al candidato “in odor di mafia”.

Non cambia nulla nella sostanza se invece di prendere in considerazione un quartiere estendiamo il discorso a tutta la Sicilia. L’astensionismo è un’arma a disposizione del cittadino, ma è rivolta verso se stesso. Giorno 28 ottobre potremmo anche decidere di non recarci alle urne ed esercitare questa forma di “vigliaccheria sociale” o potremmo decidere di andare alle urne, scegliere il candidato che ci sembra meno compromesso, più onesto e capace e scrivere il suo nome sulla scheda. E’ chiaro che le qualità di un politico non sono visibili, nessun candidato ha un bollino di qualità sulla fronte ma forse , fidandoci del nostro istinto, faremmo meno danno alla società.

Non abbiamo da dare indicazioni di voto ma è chiaro che se vogliamo una classe politica, onesta e capace dobbiamo votare qualcuno che abbia queste caratteristiche. Non è vero che centrodestra e centrosinistra rappresentano la stessa idea di governo, vi sono differenze sostanziali per cui teniamo anche conto di questo fattore. Per valutare l’onestà di un politico non prendiamo in considerazione solo la persona, ma anche di chi si circonda. Per valutare le capacità  teniamo conto delle sue esperienze di vita. Insomma, facciamo una valutazione da cittadini maturi e coscienti.

La democrazia è due lupi e un agnello che votano cosa mangiare a pranzo – diceva Benjamin Franklin. Fino a quando i lupi, grazie all’astensionismo, saranno maggioranza non possiamo pensare di cambiare nulla. Si ci può difendere dai lupi, basta giorno 28 tirare il grilletto e soprattutto rivolgere l’arma nella giusta direzione.

Nicola Lo Iacono




 

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