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31/10/2012 - 09:55:13

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GAGLIANO E MAROTTA : “VOLEVAMO STORNARE LE SOMME CHE POI AVREMMO CONCESSO SU RICHIESTA”

Il Bilancio visto dall’opposizione come strumento di ricatto politico. Così non va. Il PD getta un’ancora di salvezza al centrodestra


Gagliano e Marotta : “Volevamo stornare le somme che poi avremmo concesso su richiesta”

Il Partito Democratico di Piazza Armerina, tenterà nei prossimi giorni di giocare una carta per favorire l’approvazione del bilancio. Su richiesta di alcuni consiglieri verrà convocato un consiglio comunale straordinario per tentare di rimediare all’errore dei consiglieri di centrodestra che hanno bocciato lo strumento finanziario bloccando di fatto l’attività amministrativa e alcuni servizi di particolare importanza per i cittadini. La procedura escogitata prevede l’annullamento in autotutela del verbale della seduta precedente e una nuova votazione sul bilancio. Una procedura che comunque rimane al limite della legalità e che è tutta da verificare con gli uffici regionali che hanno già ricevuto la comunicazione di bocciatura del bilancio.

Resta grave comunque il gesto politico dei consiglieri di centrodestra che con grande irresponsabilità stanno rischiando di paralizzare temporaneamente l’attività della macchina comunale con gravi ripercussioni su servizi e soprattutto sulla procedura avviata dal sindaco Nigrelli e la sua Giunta per stabilizzare i precari del comune. Da sottolineare l’intervento del consigliere Marotta che in un video pubblicato su Youtube afferma che l’emendamento proposto dal centrodestra , poi bocciato, che ha suscitato l’ira dei consiglieri di opposizione, prevedeva lo storno dei soldi relativi al Palio dei Normanni e alla festa del “3 maggio”, ma che tali somme sarebbero poi state concesse all’amministrazione nel momento in cui ne avesse fatto richiesta.

La dichiarazione di Marotta ci sembra di una gravità assoluta perché dimostra come lo strumento in mano all’opposizione delle modifiche sul bilancio non venga utilizzato per migliorarlo e portare dei vantaggi alla città, ma solo per garantirsi un certo potere di “ricatto politico” nei confronti di chi governa. Ci riteniamo contrari a questo modo di intendere e di fare politica perché il primo dovere di ogni consigliere comunale è quello di fare gli interessi dei cittadini e non del proprio gruppo politico.

In un Paese civile l’opposizione ha il dovere di essere costruttiva e di opporsi con tutte le forze a tutti quegl’atti della maggioranza che non ritiene garantiscano gli interessi della città. Non può e non deve utilizzare gli strumenti che le appartengono per tentare di acquisire potere o screditare l’operato di chi amministra andando contro gli interessi della comunità.



 

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