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28/12/2012 - 14:19:26

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ALLA VILLA ROMANA DEL CASALE I COMMERCIANTI RAGGIRATI DA UN REGOLAMENTO VOLUTO DAL CENTRODESTRA

Molti di loro rischiano di dover chiudere la loro attività. L’ennesimo svarione del consiglio comunale.



I commercianti della Villa romana del Casale continuano ad essere sul piede di guerra. Lo spostamento nei nuovi box già pronti ad accoglierli sta in creando grossi problemi a chi, tra loro, pensava si trattasse solo di una formalità. Alcuni mesi fa l’amministrazione Nigrelli aveva predisposto un regolamento per l’assegnazione dei post nella nuova area commerciale che teneva conto della precedenza da dare a chi aveva operato da più anni nelle bancarelle posizionate sul vecchio percorso di ingresso al sito archeologico. Nel contempo lo stesso regolamento aveva previsto il pagamento di un canone di 200 euro tenendo conto che parte delle somme vanno alla provincia e allo stesso sito archeologico. Il regolamento doveva essere approvato dal consiglio comunale che con grande incompetenza e imperizia aveva deciso, grazie alla maggioranza di centrodestra, di stravolgerlo, commettendo così l’ennesimo errore di gestione che alla fine mette a rischio la posizione di alcuni commercianti che potrebbero vedersi esclusi.

Ricordiamo che il consiglio comunale, guidato da una maggioranza di centrodestra, nell’ordine ha causato: la perdita di alcuni milioni di euro per la realizzazione del parcheggio in piazza Falcone- Borsellino, la mancata attivazione dei mercatini rionali, lo stravolgimento del regolamento di assegnazione dei nuovi box alla Villa romana e , non ultimo, la bocciatura del bilancio comunale che ha prodotto la perdita di alcuni posti di lavoro e il rischio di disseto economico per la città. Un bilancio negativo che fa annoverare tra i peggiori consigli comunali di tutti i tempi, non solo armerini, l’organo consiliare attualmente in carica.

Ritornando alla questione dei commercianti della Villa la differenza tra il regolamento proposto dal Sindaco e quello approvato in aula sta essenzialmente nel fatto che nel primo si dava molto più peso all’aver esercitato l’attività commerciale nei pressi della Villa negl’anni precedenti mentre, quello approvato grazie ai voti favorevoli del centrodestra, agevola chi ha una attività commerciale nel centro storico di Piazza Armerina e decide di aprire una succursale alla Villa. Molti degli attuali venditori di souvenir in base a questa decisione del consiglio comunale resteranno fuori dalla graduatoria e saranno costretti a chiudere i loro esercizi. In questa situazione il Sindaco ha le mani legate e nulla può contro un consiglio comunale in cui, grazie ai soliti voltagabbana e a un centrodestra irresponsabile, in questi quattro anni è prevalsa la logica del “tanto peggio, tanto meglio”. Tanto peggio per i cittadini, tanto meglio per la futura campagna elettorale.



 

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