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12/02/2013 - 10:07:12

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I MODERATI ITALIANI RIVOLUZIONARI DI GIANPIERO SAMORÌ ENTRANO NELLA SCENA POLITICA A PIAZZA ARMERINA

Coordinatore per la Città di Piazza Armerina a Filippo Lo Giudice,


I Moderati Italiani Rivoluzionari di Gianpiero Samorì entrano nella scena politica a Piazza Armerina

 Durante la Convention di Caltanissetta, alla presenza dei coordinatori regionali siciliani del movimento, Natale Consoli per la Sicilia orientale e Paolo Ruggirello, per la Sicilia occidentale, è stata conferita la nomina di coordinatore per la Città di Piazza Armerina a Filippo Lo Giudice, con il compito di seguire lo svolgimento della campagna elettorale del partito nelle imminenti elezioni politiche del 25 febbraio 2013 e di predisporre il coordinamento comunale e l’organizzazione del tesseramento per affiancare gli altri partiti della coalizione di centrodestra nelle ormai imminenti elezioni amministrative per la provincia di enna e per il comune di Piazza Armerina.

Filippo Lo Giudice, 39 anni, sposato e padre di due figlie, commerciante, non è nuovo nella scena politica piazzese; candidato alle comunali del 2004, a sostegno del sindaco Maurizio Prestifilippo, risultò primo dei non eletti e per tutti gli anni della sindacatura rivestì ruoli di sottogoverno al Consorzio Asi, prima e all’Ente Biennale di Archeologia della Provincia di Enna. Molto attivo in politica Filippo Lo Giudice è certo che la lista del suo nuovo partito avrà una buona affermazione e costituirà un polo di interesse dei moderati attorno alla figura di Gianpiero Samorì. In perfetta sintonia con l’on. Paolo Ruggirello, deputato regionale trapanese eletto all’Ars alla sua terza esperienza parlamentare, Filippo Lo Giudice si sta impegnando a comporre una squadra politica che possa esprimere un ragguardevole risultato in città: «Sono certo che le straordinarie idee programmatiche del nostro leader, fortemente connesse a quelle del capo della coalizione Silvio Berlusconi, troveranno una eccezionale attenzione tra i moderati anche nella nostra Città – ha detto il neo coordinatore del Mir piazzese, Filippo Lo Giudice – a giorni Samorì sarà a Catania e a Palermo, nel mio incontro con lui parleremo di Piazza Armerina e delle sue straordinarie possibilità.

Sono certo che Il capo del Mir, che ha già manifestato la sua volontà di radicare il partito in Sicilia, rivolgerà la sua attenzione alla nostra Città per un progetto di largo respiro che possa aiutarci a superare l’attuale momento di stallo delle imprese e del lavoro». Samorì farà parlare molto di sé nei prossimi mesi, per la sua straordinaria attenzione al mondo della Scuola, dell’Università e della ricerca. Samorì è l’unico leader di partito che intende puntare lo sviluppo del Paese proprio a partire dai sistemi educativi e formativi, di cui propone con forza la riqualificazione scolastica e il ruolo degli insegnanti, una categoria lasciata in abbandono in questi anni e che invece deve essere valorizzata dallo Stato.

Samorì non ha esitazioni nel colpire quella che definisce la casta dei banchieri, alla quale sono andate tutte le attenzioni del governo Monti, in un momento di crisi reale del sistema produttivo al quale sono stati negati i cospicui finanziamenti messi a disposizione dalla Banca centrale europea. Idee avanzatissime quelle di Samorì in tema di debito pubblico: usare i 250 miliardi di riserve auree e valutarie della Banca d’Italia e il patrimonio delle fondazioni bancarie. E’ l’unico partito che vuole introdurre una imposta patrimoniale sui grandi patrimoni, a partire da dieci milioni di euro. Il Mir si slancia anche verso forme di avanzamento nella tutela dell’ambiente e programma il definitivo passaggio ai motori ecologici con la riconversione del parco circolante entro un numero definito di anni.



 

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