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03/06/2013 - 07:42:58

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ENNA – PRESENTATO IL LIBRO ‘’ CONDANNATI PREVENTIVI” DI ANNALISA CHIRICO

Ha partecipato al dibattito il sindaco di Enna Paolo Garofano. Moderatrice il direttore di StartNews, Marina Chiramonte



Presentato nei locali del Caffè Letterario “Al Kenisa” di Enna il volume della giornalista Annalisa Chirico, “Condannati preventivi”. La presentazione che è stata introdotta dall’assessore alla cultura del Comune di Enna Lorenzo Floresta, ha avuto come moderatore il direttore della nostra testata, Marina Chiaramonte, che ha interloquito con l’autrice e con il sindaco Paolo Garofalo il quale, va ricordato, non ha partecipato soltanto nella qualità di primo cittadino ma anche e soprattutto come addetto ai lavori in quanto molto sensibile alle tematiche vertenti la tutela dei diritti umani. Il libro della Chirico si contestualizza appunto, nell’ormai scottante questione della carcerazione preventiva che comporta, di conseguenza e nella maggior parte dei casi una vera e propria violazione dei diritti umani da parte di alcuni magistrati italiani. Ed il coraggio dell’autrice sta proprio in questo: in un periodo in cui va di moda, essere “forcaioli” e “giustizialisti”, Annalisa Chirico affronta il problema della carcerazione preventiva dal lato di chi guarda, innanzitutto all’uomo, nella sua accezione valoriale e del diritto.

E quando Marina Chiaramonte le chiede di spiegare nei dettagli il significato del suo libro, Annalisa chiarisce precipuamente che in Italia il 40 % dei detenuti è in attesa di sentenza definitiva e spesso un’alta percentuale di questi, giunta al processo viene prosciolta. E pone il paradigma del carcere di Poggioreale, sovraffollato, dove i reclusi vivono in condizioni poco umane, in condizioni di aberrazione. “Il carcere - dice - Annalisa Chirico - è uno stigma sociale e la carcerazione preventiva nasce con l’intenzione di cautelare le indagini ma in realtà è un’anticipazione della pena che induce nell’imputato uno stress psicofisico per estorcere confessioni”. E l’Italia che è patria del diritto, che è patria della Chiesa Cattolica è anche la patria del calpestio dei diritti umani, è la patria dei processi più lunghi d’Europa: “La giustizia Italiana - spiega - Paolo Garofalo - è una giustizia per ricchi, perché soltanto chi può permettersi un buon e costoso avvocato riesce a protrarre il processo fino a giungere alla prescrizione”.

Ed il sindaco che ha scritto il libro “Diritti umani e tortura” continua il suo intervento sottolineando anch’egli come possa essere assurdo incarcerare oggi un uomo perché emette un assegno a vuoto e punta l’indice contro la legge Bossi Fini, prodotta dalle destre. Ancora, Paolo Garofalo indica un caso di “malagiustizia” nella drammatica vicenda che vide protagonista Bettino Craxi, fuggito dall’Italia per evitare la carcerazione preventiva. Infine, il sindaco di Enna, conclude affermando che le “carceri italiane sono colme di poveri”. Ma quali sono le misure alternative alla custodia cautelare? E’ l’ultima domanda che Marina Chiaramonte pone ad Annalisa Chirico. “Ritengo che l’obbligo di dimora, il ritiro del passaporto e il braccialetto elettronico siano le soluzioni più consone in una nazione civile come l’Italia”. La manifestazione si è svolta nell’ambito della rassegna: “Le lune storte, storie di ordinaria assurdità”, che proseguirà sempre Al Kenisa nei prossimi giorni e che vedrà impegnati, tra gli altri, i giornalisti Gianfranco Gravina e Josè Trovato.

Mario Antonio Pagaria



 

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