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04/06/2013 - 16:59:08

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EDILIZIA: IL FUTURO DEVE ESSERE SOSTENIBILE

l’edificazione di nuove strutture e la ristrutturazione di quelle già presenti deve oggi avvenire in ottica eco-sosten


Edilizia: il futuro deve essere sostenibile

Gli obiettivi stabiliti a livello europeo per la riduzione delle emissioni nocive per l’ambiente, disegnano un quadro di aspettative molto elevate, a cui ogni stato deve rispondere adeguatamente, per non compromettere ulteriormente l’equilibrio ambientale del nostro territorio. In questo processo lungo e tortuoso l’edilizia riveste un ruolo fondamentale: l’edificazione di nuove strutture e la ristrutturazione di quelle già presenti deve oggi avvenire in ottica eco-sostenibile, adattando gli edifici esistenti alle necessità del territorio e creandone di nuovi che abbiano caratteristiche e funzionalità in linea con le severe politiche europee. Com’è possibile mettere in opera questi principi? Installare elettrodomestici a basso consumo, isolare termicamente gli interni partendo dagli infissi, scegliere fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico o l’eolico, usare materiali geotermici per le nuove costruzioni e progettare la disposizione degli edifici in modo “intelligente” sono solo alcuni degli espedienti adottabili per rendere un po’ più green il proprio ambiente domestico.

I progetti di edilizia sostenibile in Italia

Il nostro Paese si è attivato in ritardo rispetto ad altre nazioni europee, ma le ultime indagini statistiche sul tema della bio-edilizia mostrano una crescita esponenziale e abbastanza rapida dei comuni italiani che adottano regolamenti e misure volte ad incrementare la sostenibilità delle città. Attualmente in Italia ci sono svariati progetti in fase di realizzazione, alcuni dei quali particolarmente innovativi ed interessanti: uno di questi è il Meid (Mediterranean Eco-Industrial Development ), un progetto che punta alla realizzazione di Aree Industriali Sostenibili (Ais) nel Mediterraneo. Nato in sinergia con altri Paesi europei (Francia, Grecia, Bosnia Erzegovina, Spagna e Malta), il Meid è finanziato attraverso il Programma di cooperazione transnazionale Med, che ha come obiettivo proprio la realizzazione di un modello condiviso di gestione di aree industriali a basso tasso di emissioni.

Nelle scorse settimane è stato firmato un protocollo d’intesa tra imprenditori e aziende per la realizzazione di un Ecopark pilota in Sicilia, che prevede agevolazioni alle imprese che hanno un impatto ambientale ridotto rispetto alle altre, ma anche alle aziende in cui sono previsti interventi volti alla riduzione delle emissioni nell’ambiente, all’installazione di pannelli fotovoltaici o comunque all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, o ancora al riciclo dei rifiuti industriali.

Il progetto pilota, capitanato dall’Enea (Associazione Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), è partito dall’analisi dello stato delle varie zone industriali, per poi osservare gli aspetti positivi da prevedere nei protocolli da applicare, raccogliendo una serie di “buone pratiche” su cui poi basare la costruzione di Aree industriali sostenibili nel Mediterraneo. Tra i progetti degni di nota anche quello che si sta sviluppando in una cittadina delle Marche, Ecocittà a Porto Potenza Picena che ha come obiettivo quello di creare un intero agglomerato urbano a basso impatto ambientale Realizzato anche in questo caso grazie alla sinergia di imprenditori locali e stranieri, Ecocittà si propone come un quartiere eco-sostenibile dotato di ogni servizio, che unisce abitazioni private a partire da 113.000€ a negozi e uffici, in un ambiente favorevole all’ecologia sotto diversi punti di vista. L’uso di materiali geotermici per costruire i quattordici moduli che comporranno il quartiere, la scelta di un’area industriale dismessa come location per il quartiere, l’ausilio di energia “pulita”, la progettazione degli ambienti interni pensata in modo da ridurre al minimo la necessità d’illuminazione artificiale, la classificazione degli ambienti con classi energetiche A e A+ e la presenza di ampi spazi verdi, sono solo alcuni degli elementi che compongono il quadro propositivo di quello che si preannuncia un esempio importante di bio-edilizia in Italia.



 

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