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14/08/2013 - 16:48:40

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PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE IN BOSNIA HERZEGOVINA, DEL GRUPPO ENNESE “REGINA DELLA PACE”

Il nostro inviato Mario Pagaria ci racconta la sua esperienza. «E' un'opportunità per cambiare la propria vita.»


Pellegrinaggio a Medjugorje in Bosnia Herzegovina, del gruppo ennese “Regina della Pace”

Si è svolto dal 24 al 31 luglio il primo pellegrinaggio a Medjugorje in Bosnia Herzegovina, del gruppo ennese “Regina della Pace” del quale è responsabile Giuseppe Di Maggio. Il gruppo, formato da 50 persone, si riunisce tutti i giovedì nella chiesa di San Giovanni sotto la guida di mons. Pietro Spina e si prefigge la recita del Rosario e la meditazione dei messaggi mensili che la Madonna rivelerebbe ai veggenti durante le sue apparizioni. Le apparizioni, va ricordato, non sono state ancora riconosciute dalla Chiesa, la quale tuttavia, non proibisce, anzi incoraggia i pellegrinaggi verso il paesino della ex Jugoslavia dove il 24 giugno del 1981 ad alcuni veggenti si sarebbe manifestata la Madonna con il titolo di “Regina della Pace”.

Quest’anno il pellegrinaggio, organizzato dall’agenzia Dabartour di Enna è stato guidato da Attilio Aloi della parrocchia Cattedrale di Piazza Armerina, il cui parroco è don Filippo Bognanni che da ormai vent’anni si reca a Medjugorje. Entusiasti i pellegrini e tra questi Enrica che afferma: “I semi sono stati gettati, adesso sta a noi, dopo l'esperienza di Medjugorje, farli germogliare”. Angela dice: “Questo luogo e importante per il messaggio che trasmette ma non dobbiamo perdere di vista nel nostro quotidiano i valori evangelici, anzi il pellegrinaggio in questa terra deve servirci come stimolo a vivere in maniera migliore il nostro quotidiano”. Molto preparata la guida il cui nome è Anka, che insieme alla storia delle apparizioni trasmette ai pellegrini un messaggio di sobrietà specialmente quando afferma che le apparizioni di Medjugorje sono in assoluta sintonia con il messaggio evangelico e non prescindono da esso, e ciò dimostra che la donna ha una solida preparazione teologica.

Ma quello che più stupisce in questo angolo di mondo e lascia veramente da riflettere è il vedere come accadano fatti fuori dalla norma, dal comune modo di intendere la realtà: gente che da molti anni non si confessava, ecco che lo fa, sul monte della Croce vi è una salita impervia, irta di pietre aguzze, ed ecco che persone apparentemente burbere, improvvisamente divengono solidali verso coloro che hanno bisogno, porgendo loro il braccio. Insomma, si avverte viva la presenza di un “qualcosa” di soprannaturale. Spiega Giuseppe di Maggio: “Medjugorje per chi viene la prima volta è un opportunità per cambiare la propria vita. Per chi è già sulla strada del Signore è un momento forte di grazia” “Questo gruppo - prosegue - nato a settembre 2012, si propone lo scopo di pregare per il progetto di amore della Madonna riassumibile in tre punti: conversione dei peccatori, pace nel mondo e pregare per la Chiesa e i sacerdoti. La Madonna ci invita a vivere i suoi messaggi”. Infine padre Joseph Mahenge della parrocchia di San Bartolomeo in Enna che ha accompagnato il gruppo dice: “ In questo pellegrinaggio ho sperimentato il rapporto vivo di noi con Dio”. Questi sono i frutti di Medjugorje. Mario Antonio Pagaria



 

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