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22/02/2014 - 17:21:45

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IL CONVEGNO DEL PD SULLA SANITÀ. IL RESOCONTO DEGLI INTERVENTI.

Crisafulli:«devono essere i sindaci che devono esprimere il consenso nei confronti del potenziale manager»


“La sanità si cura”, questo il tema del convegno organizzato dal Pd sullo stato in cui versa la sanità in provincia di Enna. Una sanità senz’altro “malata” per non dire agonizzante. Ha aperto la serie degli interventi il sindaco Paolo Garofalo che ha posto l’accento sul cattivo funzionamento dell’ospedale di Enna e sulla anormalità della gestione commissariale in ispecie quando i commissari o i manager non provengono dal territorio Indispensabile, inoltre per il sindaco la priorità della garanzia della salute per i cittadini che considera al di sopra della spending review. Maria Greco deputato nazionale del Pd ha puntualizzato come il settore della sanità non può essere inquadrato in una visione aziendalistica e ha sottolineato come tutti e quattro i presidi ospedalieri della provincia debbano coesistere anche a causa della difficile viabilità che collega i centri del territorio.

 


Mario Alloro, deputato regionale, componente Commissione Sanita Ars ha parlato degli importanti risultati raggiunti con l’assessore Borsellino importanti risultati con l’Oasi di Troina, l’ospedale di Leonforte dove verranno mantenuti i reparti e per quello di Piazza Armerina che era l’ospedale che rischiava di più. E’ intervenuto Angelo Aliquò nuovo direttore generale del Seus 118 che sembra animato di buone intenzioni verso gli operatori del 118, che hanno minacciato il blocco delle ambulanze in Sicilia a causa della vertenza aperta con la Seus sulla gestione degli esuberi e sull’ipotesi di riduzione dell’orario di lavoro. Pippo Di Giacomo deputato regionale presidente Commissione Sanità Ars ha denunciato come ogni anno la provincia di Enna paga prestazioni per 70 milioni di euro che i cittadini dell’ennese hanno ritenuto di dovere ricevere in altre città della Sicilia e in altre regioni d’Italia. I 70 milioni di euro sono tutti per prestazioni di media portata significa che i cittadini di enna ritengono insicura l’offerta sanitaria dell’ennese. Ciò, secondo Di Giacomo,  perché enna è sempre stata vista dai primari come un punto di passaggio.

 


Per Digiacomo bisognerà impostare un sistema che cambi   regime perché vadano via  primari politicizzati, nonostante, chiarisce il politico, non bisogna mai generalizzare. Tuttavia affinché si giunga a regime con primari professionalmente preparati ci vorranno almeno 15 anni. C’è stata una sperequazione di posti letto e sempre Di Giacomo ha denunciato gli investimenti eccessivi della Regione Sicilia a favore di alcune realtà come l’Ismet e l’Ospedale di Taormina, realtà queste,che ricevono più di quanto spendono.

 

Fausto Raciti segretario regionale del Pd ha rilevato come il lavoro di Di Giacomo si attinente alla realtà e sia indicativo ed importante e permetta di dare una prospettiva al sistema sanitario in Sicilia per arrivare ad un equilibrio della spesa. Raciti è convinto che si debba aprire  una seria riflessione  poiché si è in una fase particolare in cui si sconta un ritardo. Il Pd deve cambiare la logica con cui si è giocato nell’ambito della sanità oltre che fare la lotta allo spreco bisogna offrire servizi di qualità. Ha concluso   Vladimiro Crisafulli segretario provinciale del Pd: “Se si deve tagliare qualcosa bisogna tagliare competenze alla regione e competenze agli enti locali. I manager devono avere il consenso dei territori dove vanno a lavorare. Devono essere i sindaci che devono esprimere il consenso nei confronti del potenziale manager”. E non risparmia critiche   a Crocetta che considera privo di progettualità politica e parla di ristrutturazione del governo regionale per fare in modo che si ricostituisca una maggioranza Crocetta deve giocare nella squadra a cui fa riferimento.
Mario Antonio Pagaria



 

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