.

03/03/2014 - 13:21:47

             1154

StartNews.it

 

PER LA CASA DI RIPOSO SAN GIUSEPPE IL FUTURO SI CHIAMA PRIVATIZZAZIONE.

Improbabile che la Regione Sicilia in futuro stanzi altri fondi e il comune può solo tamponare con qualche anticipazione. Eppure una soluzione potrebbe esserci.


Per la Casa di riposo San Giuseppe il futuro si chiama privatizzazione.

E’ un decennio che si parla dei problemi della Casa di Riposo San Giuseppe e soprattutto della situazione dei lavoratori che da anni non percepiscono più lo stipendio. In realtà si è sempre trovato il modo di tamponare la situazione con interventi che hanno solo ottenuto il risultato di illudere i lavoratori, mentre l’istituto aumentava sempre più l’esposizione debitoria.
I problemi della San Giuseppe vengono da lontano  ed in particolare sono causati da una gestione scellerata delle risorse disponibili e dal clientelismo politico che, come in molti casi, ha creato una struttura con un personale sovradimensionato rispetto alle reali necessità.

 

Oggi la casa di riposo è un contenitore pieno di debiti e l’impressione è che la regione voglia disfarsene. La stessa sorte dovrebbe toccare alla maggior parte degli Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza siciliani, le cosiddette I.P.A:B. Pochi hanno il coraggio di dirlo ai lavoratori ma è questa la realtà.

 

Oggi in consiglio comunale le maestranze della San Giuseppe porteranno una serie di richieste tutte basate, tranne una, sulla necessità di trasferire fondi dagli enti locali alle casse dell’istituto. L’unica proposta che non prevede un utilizzo di soldi pubblici è quella relativa alla vendita di beni di proprietà dell’IPAB per monetizzarne così parte del patrimonio immobiliare . E’ probabile che il consiglio di oggi non raggiunga alcun risultato concreto, anche perchè non ha in questo caso, come è noto, alcun potere deliberativo e può esprimere solo atti d’indirizzo.

 

Tutto questo accade mentre a Piazza Armerina, da qualche giorno, una campagna pubblicitaria reclamizza l’apertura di una casa di riposo privata, con tanto di giardino e servizi all’avanguardia nel settore dell’assistenza agli anziani. Un indizio che in realtà dimostra come, in una nazione dove sempre più aumenta il numero degli over 80 i servizi di assistenza a questa fascia della popolazione sono una grande business. Seppur si tratta di una evidente contraddizione rispetto alla situazione della San Giuseppe dimostra come l’unica via d’uscita dalla crisi debitoria dell’istituto di assistenza armerino sia quella di pensare o ad una privatizzazione utilizzando la forma della SPA, anche facendo partecipare i cittadini, o quella di una forma mista pubblico-privato con a capo dell’istituto un manager di comprovata esperienza in grado di valutare una exit strategy dall’attuale situazione,  il rilancio dell’immagine e dei servizi della san Giuseppe e, dopo attenta valutazione, la possibilità di aumentare l’offerta e la tipologia delle prestazioni mediche e di assistenza.

 

Fin tanto che i lavoratori per le loro giuste e legittime richieste si rivolgeranno al settore pubblico non potranno che raccogliere delusioni e frustrazioni e a poco serviranno gli incontri con gli assessori e i consigli comunali. La strada è quella di confrontarsi con un mercato che, a quanto ci risulta, è uno dei pochi che ha risentito della crisi solo in maniera marginale.

 



 

   Iscriviti alla nostra Mailing List

>

StartNews.it
Blog
sede:  Piazza Armerina
email: info@startnews.it