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10/03/2014 - 09:12:42

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LECCO, TRE SORELLINE UCCISE A COLTELLATE. LA MADRE: “SONO STATA IO”

''Sono stata io, l'ho fatto perché mio marito è lontano. Ho grandi problemi economici e volevo evitare alle mie figlie un futuro di disperazione''


Lecco, tre sorelline uccise a coltellate. La madre: “Sono stata io”

Ore 19.50 Per la madre delle tre bambine l’accusa è di triplice omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela.

Ore 19.38 “Le ho uccise per evitare loro un futuro di disperazione”, questo ha raccontato ai carabinieri Edlia Dobrushi, 38 anni, di origine albanese, che ha ucciso le sue tre figlie a Lecco. Sul profilo Facebook della donna, poi, come fa notare il quotidiano La Repubblica, tutto sembrava apparentemente tranquillo, a parte una frase pubblicata il 25 Febbraio: “Ricordati sempre che non è il coltello in sé che ferisce ma la mano che lo impugna”.

Ore 16.45 – La bambina più grande avrebbe cercato di difendersi. Emergono dettagli agghiaccianti sul triplice delitto di Lecco: due delle bambine sono state colpite nel sonno mentre la terza, probabilmente la più grande, avrebbe cercato inutilmente di difendersi dalle coltellate della madre Edlira Dobrushi. La donna ha ucciso le sue figlie utilizzando due coltelli e poi rivolgendone uno verso se stessa nel tentativo di suicidarsi. Si è così ferita in modo non grave ai polsi e agli avambracci. La dinamica esatta di quanto accaduto è però ancora da chiarire nei suoi particolari. L’allarme ai carabinieri di Lecco è giunto pochi minuti prima delle 6,30 quando il 118 ha avvisato i militari di avere soccorso una donna in una palazzina in evidente stato confusionale e completamente imbrattata di sangue. È una “confessione piena” quella resa dalla madre di Lecco che ha ammesso di aver ucciso le sue tre figlie e “di aver fatto tutto da sola”. Lo svela il tenente colonnello dei carabinieri di Lecco, Rocco Italiano.

Ore 13.30 - E’ arrivata la confessione. La madre delle tre bambine, dopo ore di interrogatorio, ha affermato di aver ucciso le figlie e si trova ora in stato di fermo. A renderlo noto è stato il comandante provinciale dei carabinieri di Lecco, tenente colonnello Rocco Italia. Da ore i sospetti convergevano sulla donna: un inviato di Rai News stamattina l’avrebbe udita raccontare ai medici: “Sono stata io, l’ho fatto perché mio marito è lontano. Ho grandi problemi economici”. Nel frattempo è stato rintracciato anche il padre delle tre bambine, che era in viaggio verso l’Albania. I nomi delle vittime sono Susanna, di 14 anni, Casey, di 10, e Lindsey, di 3 anni.


Ore 12.00 - Sulla strage delle bambini di Lecco è intervenuto – a SkyTg24 – anche il Ministro degli Interni Angelino Alfano: “Di fronte alla drammatica notizia dell’uccisione di tre bambine a Lecco mi sento di dire che non daremo scampo a chi ha commesso questo efferato gesto. Inseguiremo l’assassino finché non lo avremo preso e quando lo prenderemo e lo faremo stare in carcere. Convocherò i vertici della polizia al termine di questa trasmissione. L’Italia non può limitarsi a piangere ma deve dare la caccia e trovare” chi ha commesso l’omicidio. “Noi ci riusciremo”, ha detto infine.

UPDATE: Un parente della famiglia, che abitava non lontano dal luogo del delitto, è stato portato in caserma dai carabinieri per essere interrogato. Nel frattempo la donna avrebbe sussurrato ai medici: “Sono sola. Non mi aiuta nessuno. Non ce la facevo più”.

Tre bambine, di 3, 10 e 13 anni, sono state trovate morte stamattina. La tragedia familiare è avvenuta intorno alle 6 e 30 a Lecco, in corso Bergamo. Non è stata ancora chiarita la dinamica della strage: l’ipotesi su cui si stanno orientando gli inquirenti è che la madre avrebbe sgozzato le bambine poi avrebbe tentato di togliersi la vita. Quando i medici del 118 sono entrati nell’appartamento di fronte ai loro occhi hanno trovato una scena terribile: le vittime, infatti, giacevano sul loro letto con profonde ferite da arma da taglio. Il sangue è presente in tutta la casa e ciò lascerebbe immaginare che la mamma abbia ucciso le figlie in altre stanze, per poi trascinare i corpi senza vita in camera. Altra ipotesi è che le vittime abbiano tentato di scappare, senza tuttavia riuscirci. Al momento risultano sconosciute le motivazioni del gesto estremo. Quello che si sa è che la donna – ora ricoverata in ospedale in gravissime condizioni –  si trovava da sola con le figlie, mentre il marito era assente (la coppia è separata e i due non vivono insieme): la famiglia viveva in condizioni di estrema indigenza ed era assistita dalla Caritas locale. I carabinieri stanno tentando di rintraccire l’uomo: nel frattempo hanno sequestrato un grosso coltello da cucina che si presume sia l’arma del delitto.

I soccorsi sono stati chiamati da un vicino di casa: i sanitari, successivamente, hanno chiamato anche i carabinieri, che in queste ore stanno effettuando tutti i rilievi necessari. Sul luogo del delitto è arrivato anche un parroco, che ha dato la benedizione alle tre bambine: “Seppure musulmani – ha raccontato il sacerdote - la figlia maggiore frequentava catechismo”.


 




 

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