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14/03/2014 - 12:32:54

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RENZI: “SE NON ARRIVANO I SOLDI IN BUSTA PAGA VUOL DIRE CHE SONO UN BUFFONE”

Il premier, intervistato da Bruno Vespa, ha detto: ''Prenderemo 500 milioni di euro dagli stipendi dei manager''


Renzi: “Se non arrivano i soldi in busta paga vuol dire che sono un buffone”

“A Palazzo Chigi sono agli arresti domiciliari, ieri avrei voluto fare i veri fuochi di artificio ma Delrio non me lo ha permesso…”. A dirlo è stato Matteo Renzi, intervenuto nel corso della puntata che andrà in onda stasera di Porta a Porta. Ad ascoltare il presidente del consiglio una folta schiera di giornalisti (tra gli altri, quelli dell’Huffington Post) che hanno catturato le dichiarazioni salienti. Il premier ha garantito che troverà le risorse per realizzare i tagli all’irpef annunciati ieri: “Certo che i soldi ci sono, il punto è dove si mettono. Sono anni che la politica allarga il proprio raggio d’azione e i cittadini pagano, ora noi stiamo proponendo di far stringere un po’ la cinghia alla politica e dal mese di maggio ci saranno 80 euro in più nelle buste paga. Purché la politica faccia la sua parte”.

 

Renzi ha spiegato che la platea a cui sono destinati i “mille euro netti” all’anno è composta da lavoratori dipendenti e simili, compresi i cococo, per un bacino complessivo di 10milioni di italiani. A chi lo critica, risponde: “Dieci miliardi di euro per dieci milioni di persone. Che si tratti di 75 euro o 85 poco importa. L’importante è che ci sia la percezione che il governo ha fatto questo. Un’operazione di marketing? Certo, anche questo”, ammette il primo ministro, che poi chiarisce: “Ci siamo dati delle scadenze. Il tema è che se il 27 maggio queste cose non arrivano Renzi è un buffone…”.

 


Già, ma dove prendere i soldi? E le coperture finanziarie ci sono? “Prenderemo 500 milioni di euro dagli stipendi dei manager. Se sei un dirigente della pubblica amministrazione è giusto che guadagni più del presidente della Repubblica? No e ci sono molti dirigenti che guadagnano di più e la media tra dirigenti italiani e quelli inglesi e tedeschi è sproporzionata”. Il premier è tornato sul tema dei debiti della pubblica amministrazione con una scommessa con il conduttore Bruno Vespa: “Il 21 settembre, a San Matteo, ultimo giorno d’estate, se abbiamo sbloccato tutti i debiti della P.a., lei va in pellegrinaggio a piedi da Firenze a Monte Senario”. Per finire il primo ministro ha chiuso con una provocazione sull’Europa: “L’Europa ha bisogno dell’italia almeno quanto l’Italia abbia bisogno dell’Europa”.

 




 

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