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20/03/2014 - 08:27:37

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CRIMEA: RUSSI OCCUPANO BASE MILITARE, ULTIMATUM DELL'UCRAINA

Mentre Putin ha sottoscritto il patto per annettere la penisola alla Federazione Russa, in Crimea assalto alle basi ucraine e ultimatum di Kiev alle autorità locali


Crimea: russi occupano base militare, ultimatum dell'Ucraina

Ultimatum dell’Ucraina – Si alza sempre di più la tensione tra Ucraina e Russia in Crimea, dopo gli assalti russi alle basi navali ucraine e le conseguenti occupazioni delle aree militari. Il presidente ad interim dell’Ucraina, Oleksandr Turchynov, ha lanciato un ultimatum alle autorità della Crimea, dando loro tre ore di tempo per rilasciare tutti gli ostaggi, compreso il comandante della base navale e minacciando che altrimenti ordinerà i passi appropriati. “Se tutte le provocazioni contro le truppe ucraina e l’ammiraglio Haiduk non cesseranno entro le 21 e se non verranno rilasciati tutti gli ostaggi militari e civili, allora le autorità adotteranno i passi appropriati, compresi quelli di natura tecnica e tecnologica” ha affermato Turchynov. Immediata la condanna degli assalti russi anche da parte degli Stati Uniti: “Condanniamo quello che sta facendo la Russia per prendere il controllo delle basi militari ucraine, azioni con cui si sta creando una situazione pericolosa” ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. Gli Usa temono che la strategia di Mosca vada oltre la Crimea e per questo stanno valutando anche l’ipotesi di un invio di truppe nei paesi baltici. Da Kiev intanto annunciano l’abbandono della Csi e contemporaneamente esercitazioni militari congiunte con Stati Uniti e Regno Unito. L’Ucraina inoltre ha chiesto all’Onu che la Crimea diventi zona demilitarizzata. Mosca invece dal suo canto ha minacciato un dietrofront sulla questione iraniana. A sollevare la possibilità è il viceministro degli esteri russi Sergei Ryabkov.

UPDATE:  Continua ad essere molto alta la tensione in Crimea. Stamattina 200 guerriglieri filo-russi hanno occupato la sede della marina ucraina a Sebastopoli, capitale della regione. “Sono circa 200, alcuni dei quali mascherati”, ha spiegato Sergei Bogdanov, portavoce della Marina ucraina. “Non sono armati – ha continuato – e non è stato sparato alcun colpo d’arma da fuoco da parte nostra. Gli ufficiali si sono barricati all’interno dell’edificio”. Secondo alcune fonti i filo-russi avrebbero anche catturato il comandante della marina ucraina Serhiy Haiduk.

Mosca sfida l’Occidente. A tre giorni dal referendum sull’indipendenza della Crimea, e all’indomani delle prime sanzioni dell’Unione Europea nei confronti di 21 funzionari russi e ucraini, il presidente Putin ha firmato al Cremlino – alla presenza dei rappresentanti della Crimea – il patto per annettere la penisola alla Federazione Russa. Non è tardato ad arrivare un comunicato congiunto di UE e Nato, che hanno respinto l’atto e dichiarato di non riconoscere l’annessione.


Putin ha siglato stamattina l’accordo alla presenza del primo ministro e del presidente del Parlamento della Crimea, Serghei Aksenov e Vladimir Konstatinov. Ora tocchèrà al Parlamento ratificarlo definitivamente, ma si tratta di poco più di una formalità. Quindi sarà la volta dell’approvazione di una nuova legge che riconosca formalmente la Crimea e Sebastopoli come nuovi soggetti della Federazione Russa.

Putin ha affermato: “La Crimea è stata e resta parte inalienabile” della Russia e la scelta di Nikita Krushev di cederla all’Ucraina “fu presa in violazione della costituzione” sovietica. “In Crimea ci saranno tre lingue statali di uguale diritto: russo, ucraino e tartaro di Crimea”, ha detto il presidente, affermando: “L’Occidente si è ricordato che c’è un diritto internazionale, bene. Meglio tardi che mai”. Quest’ultima dichiarazione, in particolare, ha innescato una vera e propria ovazione tra la platea, dove sedevano tra gli altri il premier russo Dmitri Medvedev, quello di Crimea Serghei Aksenov e il presidente del parlamento Vladimir Konstatinov.

 




 

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