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14/04/2014 - 17:22:04

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“SE QUESTO È UN PAESE”, GRILLO PARAFRASA PRIMO LEVI E ATTACCA RENZI E IL COLLE

Reazione indignata della comunità ebraica italiana che attacca il leader del M5S.


“Se questo è un Paese”, Grillo parafrasa Primo Levi e attacca Renzi e il Colle

Nuova provocazione del leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo contro i partiti e i politici. Dal suo blog, infatti, il comico genovese oggi si lancia in un nuovo severo atto di accusa contro i partiti al potere e gli uomini di governo con una invettiva “Liberamente ispirata alla poesia Se questo è un uomo di Primo Levi” come scrive lo stesso Beppe Grillo. Questa volta infatti i leader a 5 stele si scaglia contro il sistema di corruzione italiano parafrasando addirittura “Se questo è un uomo” di Primo Levi, il libro sulla shoah e lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti diventato celebre in tutto il mondo. Non solo, il post dal titolo “Se questo è un Paese” è accompagnato da una foto tristemente famosa, l’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz con l’inconfondibile cancello e la sbarra, ma modificata. La foto infatti differisce per un importante particolare, al posto dell’agghiacciante “Arbeit macht frei”, “il lavoro rende liberi” scritto dai nazisti, Grillo scrive “P2 macht frei” con riferimento alla loggia massonica P2.

 

Dopo il post di Grillo reazione indignata della comunità ebraica italiana che attacca il leader del M5S. Con una nota stampa il presidente dell’Ucei, Renzo Gattegna, esprime tutto il suo disappunto sulla questione con parole pesanti. “Con l’ultima infame provocazione Beppe Grillo pubblica sul suo blog una immagine dell’ingresso di Auschwitz con la scritta ‘P2 Macht Frei’ e storpia le parole dei celebri versi di Primo Levi con cui si apre Se questo è un uomo per solleticare i più bassi sentimenti antisemiti e cavalcare il malcontento popolare che si addensa in questi tempi di crisi” scrive il numero uno dell’Unione Comunità Ebraiche, aggiungendo: “È un’oscenità sulla quale non è possibile tacere. Si tratta infatti di una profanazione criminale del valore della memoria e del ricordo di milioni di vittime innocenti che offende l’Italia intera”.




 

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