La mancanza di acqua in alcune zone di Piazza Armerina sta creando diversi disagi ai cittadini tanto da costringe qualcuno a mettere in atto forme di protesta estreme. E’ il caso di Patrizio Roccaforte che questa mattina, dopo aver tentato per giorni di avere una valida spiegazione da Acquaenna e dal comune di Piazza Armerina sul motivo per cui nella zona in cui risiede i rubinetti sono a secco, ha deciso di incatenarsi al cancello dell’acquedotto di contrada Bellia. «Ho inviato una email certificata al giorno da cinque giorni ad Acquaenna – Afferma Roccaforte – per chiedere spiegazioni sul disservizio e sulle sue motivazione, ma ad oggi la zona di Serrafina, dove abito, è completamente all’asciutto»
«Mi sono rivolto anche al sindaco Filippo Miroddi che in un’email inviatemi in risposta ad una mia sollecitazione sostiene che il comune di Piazza Armerina non è responsabile dei problemi causati da Acquaenna. “Pur essendo consapevoli del disagio che la mancanza di erogazione dell’acqua può comportare – scrive Miroddi – le facciamo presente che l’interlocutore non è il Comune di Piazza Armerina ma la società Acquaenna”. Così non è – continua Roccaforte - infatti in base all’art 50 del D.lgs 267 del 2000 “il sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione del comune; sovrintende al funzionamento dei servizi in particolare adotta le ordinanze contingibili e urgenti in caso di emergenze sanitarie o igiene pubblica.. Inoltre il sindaco – come afferma l’art 8 dello statuto - è membro del’ATO5 di Enna e ha il potere di controllo e di vigilanza sulla gestione dei servizi”
Patrizio Roccaforte è deciso a continuare la sua protesa nei prossimi giorni fin tanto che non verrà ripristinato il servizio di erogazione
L'EMAIL DEL SINDACO INVIATA ALLA TITOLARE DEL CONTRATTO CON ACQUAENNA
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